CIVITAVECCHIA – Il Codacons ha inviato una segnalazione alla Corte dei Conti e all’Autorità Anticorruzione chiedendo di aprire una indagine sull’utilizzo dei fondi legati al Pnrr da parte di alcuni Comuni italiani, tra cui cinque del Lazio.

«Nei mesi scorsi – spiegano – l’associazione aveva inviato a 40 Comuni italiani una istanza di accesso volta ed estrarre copia di tutti gli atti e/o documenti relativi alle procedure di affidamento e attuazione dei progetti finanziati nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Dai documenti ricevuti da alcune amministrazioni comunali, tuttavia, sembrerebbe esservi un’erronea gestione di tali fondi, ritardi nell’attuazione dei progetti e poca trasparenza sull’utilizzo delle risorse. In particolare:

  • Ladispoli: il Comune non ha fornito la documentazione richiesta;
  • Civitavecchia: la maggior parte dei documenti asseritamente pubblicati non risultano reperibili sul sito del Comune, in assenza di precisi riferimenti identificativi;
  • Monterotondo: sembrerebbe che le procedure siano ancora in corso o in fase di attivazione pertanto non è consentito confrontare importi erogati e spesi;
  • Velletri: le attività del Comune sono ancora in corso di svolgimento. Dalla documentazione acquisita non è dato sapere l’importo erogato e speso per ogni investimento e pertanto effettuare il confronto delle spese;
  • Fondi: dalla documentazione acquisita emergerebbe una omessa e/o insussistente o insufficiente prova dell’attuazione dei Piani PNNR in oggetto. Nello specifico non si rinvengono atti o documenti di rendicontazione di spesa, di attuazione di programmi amministrativi e contabili con riferimento agli atti governativi, regionali e dei rispettivi Protocolli d’Intesa.

Il Codacons ha dunque chiesto alla Corte dei Conti, all’Anac e al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di predisporre tutti i controlli necessari per accertare eventuali irregolarità nell’uso dei fondi pubblici legati al Pnrr da parte delle amministrazioni locali, e sanzionare qualsiasi illecito a danno della collettività».

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