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CIVITAVECCHIA – «Flavio non merita questo». C’è amarezza, delusione, soprattutto a ridosso della data in cui ricorrono gli otto anni dalla tragica morte di Flavio Gagliardini, sul campo del Dlf, durante gli allenamenti della sua squadra di calcio. Otto anni che non cancellano l’amore della famiglie e degli amici che, nel frattempo, hanno costituito la onlus Flavio Gagliardini. Una associazione che, negli anni, si è spesa molto nel campo del sociale, della prevenzione e dell’educazione e che, nel 2020, ha donato alla città il parco che si trova alla Marina, alle spalle del Forte Michelangelo. «Questa mattina ci siamo recati al parco e a malincuore notiamo che da oltre tre mesi, ancora riversa in queste condizioni, con molti giochi recintati e distrutti - hanno raccontato dall’associazione - ma quanto tempo ci vuole per rendere agibili di nuovo dei giochi per bambini? Ricordiamo che a febbraio 2020 il parco Flavio Gagliardini è stato donato alla città, ma credeteci vederlo in queste condizioni fa male, soprattutto per il significato e valore che ha per tutti noi. Speriamo di avere il prima possibile delle risposte dall’amministrazione, perché fino ad ora solo silenzio e credo che la città meriti almeno una risposta. Flavio non merita questo».
Già ad inizio mese la famiglia di Flavio aveva denunciato lo stato in cui versava l’area attrezzata, con giochi rotti, inutilizzabili e transennati. «Fa male ogni volta assistere a queste immagini, il parco ad oggi risulta quasi del tutto danneggiato. È una sconfitta per tutti noi, soprattutto per noi genitori, perché sono proprio i nostri figli ad averlo ridotto in questo modo» aveva detto la moglie di Flavio, Venere Tortora, con il padre del ragazzo, Roberto, che amareggiato si era detto anche pronto a togliere la statua del figlio.
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