PHOTO
Un mercoledì nero quello di ieri per i pendolari della Tuscia e tutti quei viterbesi che si sono spostati in treno. Una disconnessione degli impianti di Roma Termini e Roma Tiburtina ha paralizzato la circolazione ferroviaria dalle 6,30 per circa due ore e mezza. Intorno alle 9, infatti, secondo Trenitalia il problema è stato risolto ma ci sono volute diversi opera prima che la situazione tornasse alla normalità. Diversi sono stati treni sono stati cancellati mentre si sono registrati pesanti ritardi su tutta la circolazione ferroviaria.
Nella Tuscia i disagi maggiori si sono registrati a Orte dove centinaia di pendolari sono rimasti bloccati per ore. La tratta che ha risentito maggiormente del disagio è stata la Orte - Fara Sabina - Fiumicino aeroporto, che ha il suo principale scalo proprio a Roma Tiburtina. Tutte cancellate, lungo la direttrice, sono state cancellate e solo in alcune stazioni sono stati attivati i servizi sostitutivi di bus-navetta.
Il guasto, secondo quanto riferisce Legambiente Lazio - ha causato la cancellazione di treni in tutta Italia e paralizzato il traffico su ferro lungo le 8 linee regionali dove viaggiano oltre 500.000 pendolari, peraltro nella fascia oraria più importante della giornata. Guasto che arriva dopo pesantissime chiusure estive durate mesi e mesi, per lavori di ammodernamenti e sistemazioni che in giornate sembrano esser state inutili. L’estate appena trascorsa, infatti, ha visto chiusure di linee fondamentali: stop di 20 giorni alla FL2 Roma-Tivoli da giugno, sospensione della circolazione sulla FL4 tra Ciampino e i Castelli Romani (verso Velletri, Albano e Frascati) dal 23 luglio al 31 agosto, modifiche alla circolazione e sospensione totale del servizio tra Viterbo e Cesano per 2 mesi di fila dal 10 luglio fino all'8 settembre.
«È inaccettabile che i pendolari continuino a subire disagi così gravi e siano costretti a viaggi infernali - commenta Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio e responsabile nazionale mobilità dell’associazione - specialmente dopo un’estate segnata da insopportabili sospensioni di intere tratte regionali, anche mesi interi, dopo le quali, ironia della sorte, invece di ritrovarci linee migliorate ci ritroviamo paralizzati a causa dell'’ennesimo guasto tecnico. Il sistema ferroviario è l’architrave della mobilità sostenibile nel Lazio e nel Paese, dovrebbe garantire un servizio dignitoso, sicuro e di qualità, invece, oltre alle enormi lacune quotidiane vissute soprattutto dai pendolari sui treni locali, viene completamente travolto e alla Stazione Termini, cuore della rete ferroviaria nazionale, c'è una paralisi totale del servizio».