Turismo di Pasqua nella Tuscia, la vera incognita sono rincari e meteo.

«Abbiamo qualche riserva sul turismo pasquale – dice Gianfranco Piazzolla, presidente di Confimprese Viterbo – per la questione prezzi perché ci sono stati dei rincari e, non a caso, l’Unione europea ha fatto scendere i tassi per correre ai ripari. È un momento storico particolare con le misure sui dazi americani e le tensioni internazionali che non giova».

Insieme alla variabile rincari c’è il meteo. «L’altro fattore che influisce direttamente sui numeri del turismo di Pasqua è il meteo – continua Piazzolla - Molti hanno rinunciato a muoversi proprio per il tempo pessimo di questi giorni. A parità di condizioni crediamo che ci sarebbe lo stesso numero di turisti del 2024 ma non di più». Come caratteristiche per il turismo di Pasqua Gianfranco Piazzolla prevede che sarà «un turismo mordi e fuggi che viene fatto per giorni molto brevi, molto spesso per una giornata intera con partenza e ritorno in serata. I turisti più organizzati sono solo una minima parte e sono quelli in camper che, risparmiando per i pernottamenti, si fanno vacanze più lunghe. Al Nord c’è ancora più propensione a spostarsi in questa modalità per un turismo più lungo perché i redditi sono più alti e solidi, nel Centro di meno». Sulle prenotazioni nella Tuscia si segnalano «il quasi tutto esaurito dei b&b – continua Piazzolla – per quello che ci dicono i nostri associati, ma sempre per durate molto brevi, la media è un giorno di permanenza. Se il meteo, nelle prossime ore, sarà invece clemente le previsioni sono su livelli di prenotazioni vicine, forse leggermente minori, dello stesso periodo di un anno fa». Tra le mete di questi giorni pasquali «ci sarà il rispetto della tradizione – dice ancora Piazzolla – con le classiche scampagnate fuori porta protagoniste, nel segno della Pasquetta, della durata media di un giorno». Tra le mete più gettonate per il turismo pasquale vari osservatori turistici sono d’accordo nel ritenere i borghi e la campagna le principali destinazioni: siti come i laghi e il mare, di solito centrali in quest’inizio stagione, saranno per ora poco frequentati a causa dell’instabilità meteorologica. Un turismo soddisfacente è previsto anche in luoghi come musei e siti artistici al chiuso: anche qui il meteo ha condizionato fortemente le scelte. «Per avere i dati certi – termina il presidente di Confimprese Viterbo – dovremo attendere la fine dei ponti e i primi dati sui proventi della tassa di soggiorno. Solo allora capiremo, insieme al fattore meteo, come sarà davvero andata e cosa aspetta la stagione estiva nella Tuscia per questo 2025». «C'è ancora qualche incertezza nel movimento dei turisti- dice Pier Luca Balletti, presidente provinciale di Federalberghi -. Fortunatamente ci sono molti gruppi che hanno confermato da tempo e costituiscono una certezza, ma per quanto riguarda gli individuali si procede con cautela, anche a causa delle condizioni meteo. Viene confermata la tendenza alle prenotazioni last minute. Anche alle terme si sta recuperando giorno per giorno ma fino a poco tempo fa la situazione era ancora piuttosto calma. E lì per la maggior parte si tratta di turisti individuali. Anche Bolsena e Tarquinia confermano la presenza di gruppi, ma chi non ci lavora ha ancora qualche disponibilità. Contiamo comunque di recuperare terreno con il miglioramento del meteo e in vista del susseguirsi delle festività e dei prossimi ponti».