La Provincia di Viterbo, per il secondo anno consecutivo, ha concesso le civiche benemerenze alle donne e agli uomini donatori di sangue che hanno raggiunto il traguardo delle 50 donazioni.
La cerimonia si è tenuta quasta mattina a Palazzo Gentili alla presenza, tra gli altri, oltre che del presidente Alessandro Romoli, anche del vescovo Piazza, del consigliere regionale Giulio Zelli, dei sindaci della Tuscia, del comandante provinciale della Guardia di Finanza, Carlo Pasquali, del consigliere Enit Sandro Pappalardo e i rappresentanti della Prefettura, delle forze dell’ordine e delle forze armate.
L’intera comunità della Tuscia ha voluto così ringraziare il servizio che l’Avis provinciale di Viterbo e tutti i donatori rendono a questo territorio. «L’Avis rende bella la vita di chi vive momenti di necessità - ha detto il vescovo Orazio Francesco Piazza -  Donare il sangue significa donare se stessi. Siete presenza concreta nella vita. Una vita dove mettete il cuore, condividendo un bisogno».
Sono stati oltre 200 i donatori, provenienti da 32 sezioni della Tuscia che hanno ottenuto la benemerenza in oro dell’Avis, riconoscimento che va a chi ha fatto 50 donazioni oppure 40 donazioni e 20 anni di iscrizione all’associazione.
Questo riconoscimento celebra il loro impegno costante e la dedizione nel migliorare la qualità della vita nella comunità viterbese.
A consegnare le targhe il presidente dell’Avis Luigi Ottavio Mechelli e il vicepresidente Maurizio Todini.