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I volontari dell’Enpa di Viterbo salvano un cagnolino di neanche 4 chili, costretto a vivere su un terrazzo tra i suoi escrementi e con una paresi. «La storia - ricorda Mauro Chiarle , il presidente provinciale dell’associazione - ha inizio ad agosto quando ci è arrivato il video di un cagnolino su un terrazzo, giorno e notte, senza riparo, tra i suoi escrementi». Il presidente dell’Enpa ha denunciato l’accaduto alle autorità e chiesto un sopralluogo. Sopralluogo che è stato eseguito con la successiva richiesta, da parte dei militari intervenuti, di un controllo sanitario Asl. Pochi giorni dopo è arrivato all’Enpa un altro filmato che mostrava il cagnolino ancora sul terrazzo e con le zampe posteriori impossibilitato a camminare. A quel punto tre volontari si sono recati presso l’abitazione e hanno proposto al proprietario una adozione che è andata a buon fine. Sbrigate le pratiche di cessione al presidente dell’associazione, il cane è stato portato in ambulatorio dove gli è stata diagnosticata la paresi di entrambe le zampe posteriori e piaghe sul corpo. «Oggi è in stallo al sicuro - dice Mauro Chiarle - curato amorevolmente. Abbiamo anche una adozione, stiamo facendo raccolta fondi per l’operazione che dovrà affrontare. Ma mi chiedo, se i veterinari Asl sono andati. Come si può fare una visita di controllo senza giudicare gravissime le condizioni di salute e di ricovero dell’animale?».