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Università chiama Questura. Con la firma di un protocollo per gli studenti internazionali, il questore Luigi Silipo e il Magnifico Rettore Stefano Ubertini, hanno consolidato quel ponte per la collaborazione che, da sempre, esiste tra via S. Maria in Gradi e viale Mariano Romiti.
Il documento, in primis prevede che gli studenti internazionali dell’ateneo facciano i mediatori sul campo, direttamente nell’ufficio migrazione.
Ieri mattina al rettorato l’accordo è stato siglato dal rettore Stefano Ubertini e dal questore Luigi Silipo, alla presenza del vicequestore Fabio Zampaglione, di Pietro Corinti dell’ufficio di gabinetto della Questura, di Giovanni Coscetti funzionario dell’ufficio immigrazione e della direttrice Unitus Alessandra Moscatelli.
«La collaborazione tra Questura e Unitus c’è sempre stata - ha sottolineato Silipo poco prima di firmare - ma stamattina con la firma di questa convenzione mettiamo un punto fermo che apre lo scenario a nuovi aspetti concreti per un lavoro sinergico».
La convenzione prevede una serie di possibilità e iniziative per gli studenti e il personale della polizia di Stato.
Tra queste: tirocini per gli studenti, una convenzione per gli agenti di polizia per permettergli di studiare all’Unitus con tariffe agevolate e la possibilità per il questore e i funzionari della polizia di insegnare e fare seminari su temi dedicati ad alcuni corsi di laurea e su iniziative mirate alla sensibilizzazione della cittadinanza.
Il fulcro del protocollo è che gli studenti avranno la possibilità di fare degli stage nell’ufficio immigrazione della questura, dove supportati dai tutor della polizia, si potranno dedicare concretamente alla mediazione culturale.
Infine, ma non meno importante, nel documento è prevista anche la creazione uno sportello per gli studenti e le studentesse internazionali, dove attraverso una casella mail dedicata potranno inoltrare tutte le loro richieste.
«Un giorno storico per la questura di Viterbo e l’Unitus - ha dichiarato Ubertini -, perché mettiamo nero su bianco molte cose che già facevamo, però aggiungiamo il fatto che ci sarà uno sportello dedicato alle studentesse e agli studenti internazionali e che da oggi potranno sostenere la questura in tutte le altre pratiche. Questo migliorerà l’aspetto formativo per i ragazzi e l’efficienza di tutta la questura».