PHOTO
VITERBO – Il senatore Umberto Fusco ha trovato la sua nuova “casa” politica.
Due mesi fa l’ex numero uno della Lega viterbese ha abbandonato il Carroccio e la sua presenza in varie occasioni politiche organizzate dal centrodestra, in particolare dai forzisti, aveva fatto intendere quale sarebbe potuto essere il percorso futuro del senatore.
Ieri la conferma, dopo il susseguirsi di indiscrezioni più o meno sussurrate negli ultimi giorni.
Davanti a una platea composta dai vertici azzurri locali, tra cui i coordinatori provinciale e comunale Andrea Di Sorte e Giulio Marini, dall’ex sindaco Giovanni Arena ma anche dall’ex assessore leghista Ludovica Salcini, dall’ex presidente del consiglio comunale Stefano Evangelista e da tanti amici Umberto Fusco ha ripercorso le tappe della sua avventura politica.
A iniziare dal 2009 quando diede vita al gruppo Lega Federalista quindi «un grande galoppo fino a essere eletto senatore nel 2018» poi «nel 2019 sono iniziati i problemi con la Lega».
Infine l’uscita dal partito di Salvini due mesi fa.
«In questo periodo ho incontrato tante persone, anche al di fuori della Tuscia. A Gaeta ho avuto modo di parlare con il vicepresidente del consiglio Antonio Tajani e con il deputato Francesco Battistoni. Un dialogo in un'atmosfera cordiale. Quel giorno ho maturato la scelta di entrare in Forza Italia».
L’ingresso tra gli azzurri non modifica quello che è sempre stato l’obiettivo principale della sua azione politica: «Far diventare Viterbo città termale».
«Oggi il Paese è governato dal centrodestra e Viterbo e la Tuscia si aspettano tante cose» dichiara facendo il punto sulle problematiche più urgenti: immigrazione, economia e sicurezza.
Su quest’ultimo tema rivela di aver avuto un incontro con il prefetto di Viterbo finalizzato «a ridare serenità a questa città e speriamo a rendere le strade più sicure».
Nell’ottica di avere rapporti politici corretti e trasparenti rende noto di aver comunicato a Mauro Rotelli, deputato viterbese di Fratelli d’Italia, la sua scelta di entrare in Forza Italia.
A dare il benvenuto a Fusco nelle fila degli azzurri è il coordinatore provinciale Di Sorte che sottolinea: «Umberto ha avuto stile, il suo non è stato un passaggio da mal di pancia. Ha compiuto un percorso fatto da mesi di dialogo e il suo ingresso significa che oggi Forza Italia è attrattiva. Deve tornare a essere rappresentata anche a Viterbo, dobbiamo tornare centrali nello scacchiere amministrativo».
Poi l’abbraccio di Giulio Marini. Con l’amministrazione da lui guidata avvenne il debutto politico di Fusco come consigliere comunale. E quindi il chiarimento, a distanza di un paio d’anni, con l’ex sindaco Arena per la sfiducia firmata anche dalla Lega.
Il senatore chiarisce di non aver chiesto alcun ruolo per entrare nel partito: «Sono a disposizione di questa famiglia politica, rimbocchiamoci le maniche».
Infine un passaggio sul ricorso, che si chiuderà nel 2024, presentato per la mancata elezione alla Camera.
Fusco ricorda quanto accaduto: «L’8 ottobre 2022 in mattinata sono stato chiamato dal Viminale. Ero nominato deputato. Poi nel pomeriggio alle 17.30 il seggio Viterbo-Rieti mi è stato tolto e traslato su un'altra città. Adesso c’è da attendere che la procedura si concluda poi la Camera deciderà».