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«Diamo il via a un’edizione in cui abbiamo cercato di introdurre e curare una nuova modalità di organizzazione di questa festa.
Un evento che sia momento di gioia, fiori e colori per tutta la città».
Con queste parole la sindaca Chiara Frontini ha accompagnato il taglio del nastro il primo maggio in piazza del Gesù, inaugurando la nuova era di San Pellegrino in fiore. Manifestazione che fino a domenica 5 presenta le piazze del quartiere monumentale “vestite” ed esaltate dalle architetture geometriche, realizzate in chiave florovivaistica, ispirate a forme e disegni medievali.
La prima cittadina ha tenuto a ringraziare i partner istituzionali - Provincia, Camera di commercio, Fondazione Carivit, Unitus - «per il contributo e la collaborazione che hanno dato vita a una sinergia molto rara».
Alla cerimonia inaugurale molto partecipata erano presenti, tra gli altri, il prefetto Gennaro Capo, il vescovo Orazio Francesco Piazza, il consigliere Francesco Ciarlanti in rappresentanza di Palazzo Gentili, il presidente Domenico Merlani e il segretario generale dell’ente camerale Francesco Monzillo, il deputato Mauro Rotelli, i consiglieri regionali Daniele Sabatini, Giulio Zelli e Marietta Tidei oltre alla giunta e all'intero consiglio comunale di Viterbo. E ovviamente il progettista Raffaele Ascenzi.
Cerimonia breve per poi procedere alla passeggiata per ammirare gli allestimenti floreali.
Il suono delle chiarine e il rullo dei tamburi dei musici e il gruppo delle sbandieratrici hanno provveduto ad annunciare alla popolazione l’approssimarsi del corteo delle autorità nelle varie piazze.
L’inaugurazione ha potuto tra l’altro godere di una vastissima platea di pubblico, molti infatti i turisti che il primo maggio hanno scelto Viterbo come meta in cui trascorrere il ponte.
In questo caso la nostra città ha potuto offrire sicuramente un “volto! festoso e fiorito.
E come ha chiosato la sindaca Frontini: «Viva San Pellegrino in fiore. Viva Viterbo».