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SUTRI - «E’ cosa nota a tutti che a Sutri le condizioni della pavimentazione stradale sono pietose e lo stesso si potrebbe dire della segnaletica stradale verticale ed orizzontale. Gli esempi che si potrebbero fare sono davvero tanti, ma basta solamente ricordare che per cambiare una lampadina bruciata del semaforo sulla Cassia è servito quasi un anno; che la stragrande maggioranza dei lampioni è arrugginita alla base e ne cade almeno uno ad ogni temporale; che lungo i marciapiedi non si sa se guardare in basso, per non mettere i piedi in qualche buca, oppure a non urtare la testa in uno dei molti cartelli che sono ad altezza d’uomo, di bassa statura». A parlare, in una nota, è Antonio Tosi, che aggiunge: «Ciononostante, negli ultimi giorni siamo stati sorpresi da una nuova ed inaspettata spesa, sostenuta per dipingere sui sampietrini appena posati del centro storico delle strisce, di color ocra, che non si capisce cosa debbano indicare. Qualcuno sostiene che si tratti di un progetto turistico dell’ultimo minuto dell'amministrazione uscente, altri invece dicono che stanno ad indicare l’antico percorso della Via Francigena, altri ancora, invece, hanno messo in giro la voce che Sutri sta organizzando un gemellaggio con Natzca». «Una cosa buona, però, è avvenuta - prosegue Tosi - perché queste misteriose indicazioni hanno vivacizzato le chiacchiere da bar di un paese che negli ultimi anni ha vissuto probabilmente il periodo più triste della sua antichissima storia. In attesa che ci venga spiegato a cosa dovrebbero servire veramente queste strisce, che vanno da una parte all’altra del paese, finendo a volte anche dritte in faccia ad un muro, sarebbe interessante verificare se queste indicazioni stradali sono in linea con l’Articolo 40 del Nuovo Codice della Strada e con l’Articolo 137 del suo Regolamento di esecuzione; il dubbio è che, dopo aver speso un po' di quattrini per farle dipingere, si debba spenderne altri per farle rimuovere, prima che qualcuno finisca per citare in giudizio il Comune per aver provocato qualche imprevedibile problema», conclude Tosi.
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