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SANTA MARINELLA – Continuano le polemiche tra le forze politiche cittadine e la Regione Lazio sulla situazione in cui versa il castello di Santa Severa. Dopo gli interventi dei giorni scorsi dei consiglieri regionali del Pd Valeriani e Califano, oggi è il Partito democratico a fare la voce grossa per redarguire la giunta Rocca accusata di aver portato all’abbandono il vecchio maniero. «Dopo un immobilismo durato due anni – si legge nella nota del Pd locale - il tentativo di fare chiarezza sul futuro del castello di Santa Severa non è andato nella direzione da noi sperata. Infatti, si è svolta l’audizione della seduta di commissione trasparenza della Regione Lazio, promossa dal presidente di commissione Massimiliano Valeriani, dove la stessa giunta si è limitata a elencare gli eventi culturali ospitati nel castello dal momento del loro insediamento in Regione, sorvolando sulla qualità delle manifestazioni e la loro capacità di attrarre visitatori, indicando la generica volontà di far vivere questo spazio culturale ma astenendosi dal dire in che modo e quando. Alle rassicurazioni di non voler trascurare il luogo, gli interventi espressi in commissione dal gruppo consiliare Pd Lazio hanno evidenziato come di contro si vive una realtà ben diversa, quella che vede il castello di Santa Severa essere abbandonato a se stesso. L’incontro, dunque, non ha fatto altro che certificare l’attuale situazione, che investe a proprio danno uno dei fiori all’occhiello del litorale nord della Capitale, privo di una prospettiva definita dall’attuale maggioranza regionale. Sin dal 2017, momento di riapertura al pubblico, noi ci siamo battuti per far sì che questo bene continuasse ad essere preziosissimo per il territorio comunale e vetrina turistica del nostro passato. Come ribadito dalla consigliera comunale Fratarcangeli, stiamo portando a compimento la bozza della nuova proposta di convenzione tra il Comune e la Regione Lazio, a cui sono da aggiungersi incontri con l’ente regionale stesso e LazioCrea, gestore del castello, che ci porteranno, come speriamo, ad un accordo per la sottoscrizione della nuova convenzione, capace di soddisfare le parti in causa».
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