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TARQUINIA - Il gruppo consiliare del Pd dell’Università Agraria di Tarquinia interviene dopo la diatriba sorta al termine dell’ultimo consiglio di amministrazione. «Circa l’ultimo consiglio di amministrazione dell’Università Agraria di Tarquinia ci sembra opportuno aggiungere non senza imbarazzo che quello che spesso accade sembra quasi la parodia di una recente e molto ascoltata canzone di Annalisa, “ho visto lei che bacia lui che bacia lei che bacia me”. - affermano dal Pd - In tutto questo fiorire di comunicati ci sembra palese la grande confusione che governa le sedute del cda, si tenta di portare in discussione un emendamento dopo la regolare deliberazione di un punto dell’ordine del giorno già in precedenza discusso ed approvato in commissione». «Ora, - spiegano i democrat - posta la validità e il sicuro interesse che suscita anche in noi consiglieri di minoranza una proposta che, apprendiamo dalla stampa, è volta a favorire lo sviluppo e la crescita di giovani imprenditori agricoli, riteniamo che la forma e i modi siano il fondamento del governo della cosa pubblica e per questo esista un apposito regolamento». «Non si può proporre all’assemblea quanto trasmesso dal consigliere Milliani dopo la discussione e l’approvazione del punto 2 dell’ordine del giorno (modifiche al regolamento sulla concessione delle terre) e poi attendere un attimo di confusione per assistere ad un teatrino su chi legge la sua mail, “ho dato la mail a lei che la da a lui che la da a lei che la da a me”. Forse rendere accessibili le adunanze con i moderni mezzi tecnologici, ne migliorerebbe la qualità o quantomeno la preliminare preparazione e trattazione di argomenti che in ogni caso riguardano beni di proprietà collettiva».