ORTE - «Ancora una volta, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Primieri e la dirigente scolastica hanno preso una decisione controversa che ha lasciato i genitori degli alunni delle prime elementari delusi e arrabbiati. Con una comunicazione improvvisa e in pieno periodo estivo, a poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, è stato annunciato che i bambini iscritti al plesso Sirto Sacchetti di Orte scalo saranno trasferiti al plesso di Orte». Lo afferma, in una nota, Direzione domani, che attacca l’amministrazione. «Le famiglie, che avevano scelto la scuola tra gennaio e febbraio con la tranquillità che nulla sarebbe cambiato, - si legge nella nota - si erano già organizzate per l’inizio dell’anno scolastico, prevedendo supporti come nonni, baby-sitter e adattamenti degli orari di lavoro. Tuttavia, dopo cinque mesi di silenzio, sindaco e dirigente hanno comunicato che, a causa di problemi di spazio (una classe quinta esce e due classi prime entrano), le classi saranno spostate a Orte centro. L’annuncio ha scatenato la rabbia di molti genitori, che si sono affrettati a richiedere accesso agli atti per capire come sia stata presa una decisione considerata assurda. Secondo la comunicazione, lo spostamento sarà solo per il prossimo anno, dopodiché i bambini torneranno a Orte scalo. Questo comporta che, dopo un primo anno già difficile, i piccoli dovranno affrontare un nuovo cambiamento». «È importante sottolineare - proseguono da Direzione domani - che i bambini delle prime elementari necessitano di un inserimento delicato nel mondo della scuola, passando dall’età del gioco a quella dei compiti. In questo contesto, il sindaco e la dirigente scolastica hanno deciso di condizionare i bambini a spostamenti su pullmini, alcuni dei quali richiederanno addirittura due viaggi per raggiungere il plesso di Orte, sebbene il trasporto sarà gratuito.

Le famiglie, tuttavia, non sono state informate per tempo e hanno scoperto la decisione per caso durante le ferie, sentendosi trattate come “pacchi postali”. La frustrazione è palpabile: “È così che vogliamo far trattare i nostri figli? È così che vogliono essere considerati i genitori?”, si chiedono in molti. Questa decisione ha creato un’ondata di scontento e preoccupazione tra i genitori, che avrebbero voluto essere informati con maggiore anticipo per potersi organizzare diversamente. L’amministrazione comunale e la dirigenza scolastica sono ora chiamate a rispondere alle domande e alle preoccupazioni delle famiglie, cercando di recuperare una situazione che appare già compromessa. I genitori, profondamente rammaricati, si chiedono perché non si sia potuto gestire la situazione con maggiore trasparenza e rispetto, evitando di creare disagi inutili a intere famiglie e, soprattutto, ai loro figli», conclude la nota dell’opposizione.

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