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CIVITA CASTELLANA – Impianti di depurazione delle acque reflue, il consigliere pentastellato Valerio Biondi torna a chiedere informazioni sul loro funzionamento.
Il Movimento 5 stelle vuole infatti delle risposte sullo stato di funzionamento degli impianti di depurazione delle acque reflue nel territorio civitonico e lo fa inviando un interrogazione al Comune. «Requisito essenziale per garantire la salvaguardia della salute pubblica, nonché la tutela dell’ambiente, è la corretta depurazione di tutte quelle acque utilizzate nelle attività umane, domestiche, industriali o agricole e che, prima di tornare in natura devono essere bonificate. Il viaggio delle acque reflue comincia negli scarichi degli edifici e prosegue attraverso le reti fognarie. Prima di essere restituita all’ambiente l’acqua sporca viene raccolta da collettori che la portano agli impianti di depurazione. Il primo passaggio è di solito il sollevamento delle acque: l’acqua viene spinta verso l’alto per poi subire le varie fasi di trattamento. Il primo step di trattamento vero e proprio è la grigliatura: l’acqua passa attraverso speciali griglie che fermano il materiale inquinante più o meno grossolano.
Successivamente l’acqua passa al trattamento con ossidazione biologica. Nella vasca viene immessa aria: l’ossigeno nutre i batteri presenti nell’acqua che si cibano così delle sostanze organiche. Con l’aggregazione dei batteri si formano fiocchi di fanghi che precipitano al fondo perché più pesanti. Siamo giunti così alla fine della linea acque che ci ha restituito un’acqua pulita», spiega Biondi.
Ma c’è un ultimo passaggio. «Molto spesso infatti l’acqua deve subire un altro trattamento: la disinfezione. L’acqua è disinfettata per togliere ogni residuo nocivo, prima di essere immessa, finalmente pulita, nell’ambiente. Terminata la linea acque, l’impianto di depurazione non ha esaurito il suo compito. Sono rimasti infatti i fanghi, che vengono recuperati dal fondo delle vasche di sedimentazione e sono trattati di nuovo. Subiscono processi di ispessimento e di disidratazione per poi essere smaltiti con più facilità. Il ciclo antropico dell’acqua è concluso: dall’ambiente a case, città, imprese e di nuovo in natura».
«Nel comune di Civita Castellana prosegue il consigliere - sono presenti impianti di depurazione fognaria la cui gestione ricade anche nelle competenze della Talete spa – scrive nella sua interrogazione Valerio Biondi – l’impianto di depurazione denominato “la Brecciara”, è in funzione e pienamente operativo? e quanto è la percentuale di territorio comunale servito dal suddetto impianto?. Qual’è l’impianto di depurazione in funzione nella frazione di Sassacci? Risulta essere allacciato alla rete elettrica l’impianto per il quale si era provveduto a concedere la servitù di elettrodotto per la cabina elettrica nonché servitù di passaggio con delibera di Consiglio Comunale n. 5 del 20/03/2023 – domanda il consigliere pentastellato -? Quali altri impianti di depurazione fognaria risultano essere in funzione nel nostro comune? I sistemi di sollevamento dei vari tratti fognari sono tutti allacciati alla rete elettrica e funzionanti? Si attendono risposte dal comune», conclude Biondi.
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