CERVETERI - Quella delle donne in stato di gravidanza «è una categoria che non va riconosciuta come protetta». Tanto è bastato pronunciare al presidente del consiglio comunale etrusco, Carmelo Travaglia, per finire nell'occhio del ciclone.
LA MOZIONE SUI "PARCHEGGI ROSA"

All'ordine del giorno, nel consiglio comunale di mercoledì pomeriggio, c'era tra le altre anche la mozione presentata dai consiglieri di opposizione sull'istituzione dei "Parcheggi rosa" in città, «una misura di tutela delle donne in gravidanza e delle mamme con i figli piccoli - spiegano dall'opposizione - indice di specifica sensibilità verso la maternità, e segno di elevato senso civico di una comunità che vanta di abitare un territorio culla della civiltà di un grande popolo, quello etrusco».
L'INTERVENTO DI TRAVAGLIA

Dai banchi dell'opposizione, si sarebbero aspettati un voto unanime visto l'argomento "delicato" e che avrebbe potuto trovare la condivisione da parte di tutti, maggioranza comprensa. Ma alla fine è arrivato un secco "no", preceduto dalle parole del presidente del consiglio comunale, Carmelo Travaglia secondo il quale, quella delle donne in stato di gravidanza «è una categoria non va riconosciuta come protetta». Il presidente della massima assise cittadina si lancia così in un paragone: quello tra diversamente abili, con «un iter da seguire, la 104 rilasciata dalla Asl che poi sarà riconosciuta attraverso l'istituzione dei parcheggi per diversamente abili» e quello delle donne in gravidanza. «Si dà l'idea (con l'istituzione dei parcheggi rosa, ndr) che la maternità deve essere una categoria protetta, ma è tutt'altra cosa. Non devo proteggere una donna che sta in maternità - ha proseguito ancora Travaglia - Sta vivendo un momento di gioia, non devo avere paura. È una categoria - ha ancora ribadito il presidente del consiglio - che non va riconosciuta come protetta e poi sarebbe difficile effettuare un controllo su chi usa i parcheggi. Come fai a controllare? Chiediamo il certificato? O dobbiamo aspettare lì per vedere se è stato usato da qualcun altro?».


BELARDINELLI: «SEMPLICEMENTE IMBARAZZANTI»

Parole, quelle pronunciate da Travaglia che in pochissimo tempo hanno subito fatto il giro del web tra l'indignazione non solo di donne ma anche uomini. Nel mirino anche il silenzio, durante la massima assise cittadina, del sindaco Gubetti. «Lei, sindaco donna - ha tuonato il consigliere Anna Lisa Belardinelli - non ha ritenuto nemmeno di intervenire (non era preparata sull'argomento?) lasciando la parola al suo presidente del consiglio che ha motivato il dissenso dicendo "come facciamo a sapere che è incinta, chiediamo il certificato?". Non si chiede nessun certificato - prosegue ancora Belardinelli - La legge prevede che per parcheggiare su questi stalli devi essere munito di contrassegno rilasciato dal comune di residenza, in caso di infrazione è prevista la multa e, comunque, del parcheggio possono usufruire non solo le donne in stato di gravidanza ma anche i genitori con bambini fino a due anni... Come sempre semplicemente imbarazzanti!».
Una bocciatura, quella della maggioranza, che non implicherà solo l'assenza in città di stalli dedicati alle donne "col pancione". Con quel "no", come evidenziato dall'opposizione, «viene meno la possibilità di usufruire dei “Parcheggi Rosa” esistenti ormai nella maggior parte dei comuni limitrofi perché sprovviste di tesserino rosa che deve essere rilasciato dal comune di residenza ed esposto nel caso di occupazione di detti parcheggi».
MUNDULA A FAVORE DELLA MOZIONE, MA SI ASTIENE

A votare contrari al documento presentata dall’opposizione sono stati i consiglieri Ferretti, Geronzi, Galli, Pilu, Salamone, Gazzella, il sindaco Elena Gubetti e il presidente della massima assise cittadina Travaglia. Astenuta la consigliera Mundula che però nel suo intervento ha voluto evidenziare il suo parere favorevole alla richiesta dei colleghi consiglieri. «Ovvio che non è una categoria protetta - ha detto (in risposta alle parole di Travaglia) - però, la sottoscritta, come tante donne, è stata in gravidanza e in certe situazioni avere l'agevolazione è un atto di civiltà». Motivo dell'astensione? «C'è in atto - ha spiegato - uno studio sul piano urbano del traffico, più in generale, dove si dovrà mettere mano a dissuasori di velocità e ad una serie di situazioni». E la consigliera ha annunciato che sarà proprio quella l'occasione in cui «spingerò perché vengano inseriti anche i parcheggi rosa».
Sono invece usciti prima del voto i consiglieri Di Cola e Mensurati. «Unica voce fuori dal coro – concludono dall’opposizione – il consigliere di maggioranza Enrico Alessandrini che vota a favore della mozione insieme ai consiglieri promotori».

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