«Sono felice di aver contribuito a portare la Tuscia in un ruolo centrale del Parlamento europeo». Così la vicepresidente del Pe Antonella Sberna, a margine della chiusura della quattro giorni di lavori che ha aperto la decima legislatura. Ieri sera, intanto, la vicepresidente ha presenziato alla fiaccolata in ricordo dei due magistrati uccisi dalla mafia, Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, nel giorno dell'anniversario dell'attentato di via D'Amelio in cui perse la vita Borsellino, insieme a cinque agenti della scorta. Borsellino è stato ricordato dalla presidente Roberta Metsola nel suo discorso di insediamento, «alla quale - spiega Sberna -, vanno i miei ringraziamenti per tenere viva la memoria di un servitore dello Stato e del suo estremo sacrificio». Per il Viterbese, il bilancio dei primi quattro giorni di una sua rappresentate a Strasburgo è molto positivo, ne esce rafforzato, forte «di un risultato storico che premia gli sforzi di tutti». Con la nomina a vicepresidente, infatti, Antonella Sberna entra a far parte dell’ufficio di presidenza, organo fondamentale nella vita quotidiana dell’organismo amministrativo europeo, composto da presidente, dai 14 vicepresidenti e dai 5 questori, competente per tutte le questioni che riguardano il funzionamento interno del Parlamento, in potere di disciplinare le questioni relative allo svolgimento delle sedute.

«Un ringraziamento va al capo delegazione di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza e al copresidente del gruppo ECR Nicola Procaccini che, insieme, hanno proposto e sostenuto la mia candidatura, permettendo a FDI di esprimere per la prima volta un vicepresidente nell’aula di Strasburgo», dice Sberna. Che poi aggiunge: «Siamo solo all’inizio del percorso ma è già tempo di scrivere un nuovo capitolo. Il nostro impegno sarà ancora più forte, incentrato sul sostegno a imprese e territorio per contribuire alla crescita, e insieme al rilancio, del comparto economico. La nostra azione sarà trasparente, nel rispetto del mandato che i cittadini ci hanno affidato». Già ieri, durante la seduta plenaria del parlamento, Fratelli d’Italia ha espresso voto contrario alla rielezione di Ursula von der Leyen a presidente delle Commissione Europea. «Una scelta motivata dal profondo senso di responsabilità e rispetto nei confronti dei cittadini. Alcuni temi toccati, alcune idee che la presidente aveva sottoposto all’aula durante il suo discorso, sono distanti dai nostri principi: il no è stato un atto dovuto». Tra i punti di scontro, la presenza dei Verdi tra i partiti che hanno sostenuto von der Leyen: «Scelta che ha chiuso alla possibilità di un voto favorevole: Fratelli d’Italia, lo hanno sottolineato ancora una volta anche Giorgia Meloni e il Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati della camera Mauro Rotelli, non potrà mai far parte di una maggioranza che comprende i socialisti e i verdi. Mai con la sinistra. Lo abbiamo sempre detto e così è stato». Il no a von der Leyen «non pregiudica il nostro rapporto istituzionale – aggiunge Sberna - e non fermerà la spinta al cambiamento che vogliamo essere. Significa che sui contenuti Fratelli d’Italia è pronta al confronto e all’ascolto. Il nostro impegno sarà orientato alla ricerca di un rapporto costruttivo».

Già dalla prossima settimana si tornerà al lavoro per l’insediamento delle commissioni parlamentari a Bruxelles.

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