MONTEFIASCONE - Nelle giornate di giovedì e venerdì, molte zone del colle falisco sono rimaste senz’acqua causando notevoli disagi alla popolazione. Il problema è iniziato giovedì con il distacco dell’energia elettrica all’impianto del serbatoio Commenda per lavori di manutenzione, e si è aggravato venerdì con una rottura nell’acquedotto in località Caversa: circostanza che hanno provocato abbassamenti di pressione nella conduttura idrica e, in molti casi, rubinetti a secco. Il consigliere d’opposizione, Massimo Ceccarelli, spiega: «La società Talete, responsabile del servizio idrico, aveva avvisato il Comune con una lettera il 10 luglio che "giovedì 11 luglio a causa del distacco dell’energia elettrica dalle ore 8:30 fino alle 15:30 all’impianto di rilancio idrico del serbatoio Commenda si sarebbero potuti manifestare abbassamenti di pressione ed eventuali interruzioni del flusso idrico su alcune zone come il centro storico e limitrofe". Il comune di Montefiascone ha quindi pubblicato un avviso sul sito internet e sui social tra mercoledì e giovedì». Tuttavia, secondo il consigliere Ceccarelli, la comunicazione è stata tardiva e inefficace.

«Giovedì e venerdì, in due delle più torride giornate di luglio – sottolinea Ceccarelli (FdI) – i nostri amministratori hanno lasciato mezzo paese senz'acqua. Prima a causa dei lavori al serbatoio idrico della Commenda e poi a causa di una rottura nella condotta idrica. Si sono verificati disagi alla popolazione soprattutto a Zepponami, nel centro storico, zona Fiordini, via Paternocchio, zona Grilli, via Bastiglia, località Caversa, Poggeri, Commenda e molte altre. La comunicazione alla popolazione dei lavori nella giornata di giovedì è arrivata sul sito internet comunale la mattina stessa dell’inizio del disservizio mentre sui social soltanto la sera di mercoledì. Praticamente nessuno è stato avvertito per tempo con tutti i disagi che ne sono conseguiti. Se i cittadini avessero saputo in tempo potevano fare delle scorte e organizzarsi per le persone anziane che sono state in grande difficoltà. Per la problematica riscontrata giovedì in alcune delle zone interessate l’acqua è tornata soltanto in serata. Perché non si sono attivate le misure di emergenza presso le pompe, come per esempio l’attivazione dei generatori di corrente?».

A complicare ulteriormente la situazione, una grave rottura in zona Caversa durante la notte tra giovedì e venerdì ha lasciato senza acqua anche la frazione di Zepponami e le aree circostanti per mezza giornata di venerdì. Per sopperire alla mancanza, è stata messa a disposizione della popolazione un'autobotte di acqua potabile vicino all'incrocio tra la Cassia e via della Stazione.

«I disagi sono continuati anche venerdì – continua Massimo Ceccarelli – a causa di una rottura nell’acquedotto che ha lasciato nuovamente i cittadini senz'acqua potabile nelle loro case. Ci sono state famiglie che sono state praticamente quasi 48 ore senza acqua in casa. Dove era l’amministrazione? Perché non è stato attivato il servizio della protezione civile? Per questo farò richiesta di accesso agli atti presso la Talete per verificare cosa è successo e se sono stati eseguiti tutti gli adempimenti per poter evitare un tale disservizio», conclude il consigliere.

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