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LADISPOLI - «Si è sempre nascosto dietro l'affermazione che fosse tutto fermo per colpa di chi ha presentato il ricorso, ma sa benissimo che ciò non è vero in quanto non è stata da noi chiesta la sospensiva proprio per poter lasciare uno spiraglio di dialogo». Uno dei lottisti di Olmetto Monteroni, il signor Massimo Renna, replica al primo cittadino Alessandro Grando. Un botta e risposta iniziato nelle scorse settimane quando proprio il lottista aveva richiesto un incontro pubblico o un consiglio comunale aperto per parlare delle numerosi questioni irrisolte della frazione: dalle discariche abusive, alle strade dissestate passando per i vari disagi vissuti dai residenti dell'area che da anni attendono risposte. Risposte che tardano ad arrivare, come spiegato proprio dal sindaco Grando, a causa della mancata costituzione del consorzio, necessario per la realizzazione delle opere urbane richieste. Ritardi dovuti ai vari ricorsi al Tar presentati da alcuni lottisti. Ora, però, con l'ultimo pronunciamento dei giudici del tribunale amministrativo, il Comune «può procedere con l'invio delle lettere». Non ci sta però il signor Renna. «La tattica del comune è stata di perdere tempo, approvando delibere in tempi successivi in modo da blindare i propri errori per poi piangere al Tar, anche dopo aver corretto gli sbagli da noi lamentati. La verità è che solo i nostri ricorsi hanno permesso di rendere la procedura un minimo aderente alla legge - scrive Renna - ciò è accaduto per la Vas prima e per le tabelle millesimali ora». Riflettori puntati poi sul 75% necessario per la costituzione del Consorzio. Per Renna fino a prima di ottobre «le taballe» con i parametri che i lottisti dovranno rispettare sono state «saldate ad Ottobre»: «È evidente che la procedura era fallata se avesse inviato le lettere prima di oggi». E poi c'è la questione della rete idrica: «Ato2 non ha ancora finanziato o pianificato i lavori per la realizzazione di adeguata fornitura idrica e depurativa. Allora la domanda è: le fogne che dovremo realizzare dove dovrebbero mai connettersi? E chi pagherà il tratto ad oggi mancante di molte centinaia di metri e impianti di sollevamento? Come è possibile imporre un consorzio che non ha idea di dove scaricherà le fogne né chi pagherà buona parte del sistema, e non sa neanche quando potrà avere l'acqua?». C'è poi il nodo cruciale: se il 75% non dovesse essere raggiunto come verrà costituito il consorzio? Se nell'intervista a News&Coffee Grando ha evidenziato come il mancato raggiugimento del numero necessario di lottisti potrebbe determinare «la fine di Olmetto Monteroni», con il consorzio che non sarà mai realizzato a causa della complessità dell'iter che gli uffici comunali non potrebbero sostenere; dall'altra parte Renna ricorda come il Comune abbia inserito «una clausola» in cui si afferma che in quel caso il consorzio sarà costituito d'ufficio e che le quote necessarie alle opere di urbanizzazione saranno prelevate dagli uffici prima della realizzazione delle stesse. Due punti che fanno storcere il naso ai lottisti. «Avremmo tutta una serie di dubbi» dice ancora Renna invitando il primo cittadino a chiarire i vari punti elencati e ad ascoltare «cosa ne pensa la gente». «Nel frattempo - conclude - si prenda cura delle scoline e della strada pubblica che non viene curata da decenni, o magari installi qualche fototrappola e le telecamere visto che l'unica posta all'ingresso della via Aurelia, ci dicono si dice sia guasta da anni».
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