CIVITAVECCHIA - «Nonostante tutti i nostri sforzi per il mantenimento del lavoro, siamo costretti ad interromperel’erogazione del servizio di pesatura». 

Poche righe, inviate ieri all’Autorità di Sistema portuale, alle agenzie marittime, alle imprese portuali, all’Agenzia delle Dogane, alla Guardia di Finanza e alla Capitaneria di porto, con le quali la Carovana Facchini Doganali ha comunicato la cessazione ufficiale dell’attività di pesatura pubblica. 

Ad inizio agosto era stato il consigliere comunale di Onda popolare Patrizio Scilipoti a lanciare l’allarme, sperando anche in una possibilità di recupero dell’attività, continuando a garantire il servizio. Ma le settimane sono trascorse senza alcun esito positivo per la vicenda. E così da ieri il servizio quasi centenario ha chiuso. 

La causa, secondo Scilipoti, è da ricercarsi anche e soprattutto nel calo dei traffici che sta investendo lo scalo. Non ci sono merci vincolate a quel servizio, se non quelle dell’incarico doganale per merci alla rinfusa extra Ue. Ma di merci alla rinfusa, al momento, non ne arrivano e la situazione si ripercuote anche su questi servizi. «Preghiamo tutti gli operatori interessati - si legge nella comunicazione inviata ieri - di prendere contatti diretti con l’Adsp per ottenere tutti i chiarimenti necessari per il normale e corretto svolgimento del lavoro. Rimaniamo a disposizione di questa Autorità per tutte le formalità necessarie e per il sopralluogo del manufatto, oggetto di concessione demaniale». Un’altra pagina che si chiude in un porto che, ultimamente, soffre su diversi fronti.