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CIVITAVECCHIA – «L’unica e più competitiva via di trasporto sostenibile è l’intermodalità marittima e ferroviaria, dal momento che il trasporto stradale sulle lunghe percorrenze attraverso le alimentazioni e tecnologie alternative, come l’Lng o la trazione elettrica, non rappresentano da sole una modalità realmente praticabile».
Lo ha sottolineato il presidente di Alis, Guido Grimaldi, in occasione dell’inaugurazione di LetExpo, l’evento della logistica e dei trasporti in programma fino a domani alla Fiera di Verona. «Si è investito pochissimo nei governi precedenti sulle infrastrutture e sui porti - ha aggiunto - e abbiamo fatto anche peggio, c’è gente che si è permessa di dire che si dovrebbe investire di più in altro e non in porti e infrastrutture. Noi abbiamo fatto miracoli negli ultimi anni per far decollare le autostrade del mare. Noi abbiamo sottratto quasi 2 milioni di camion all’anno dalle autostrade e lo abbiamo fatti in situazioni folli, oggi c’è un ritardo lancinante con dei colli di bottiglia della logistica». Un appuntamento che, come ricordato da Marcello Di Caterina, vicepresidente Alis, punta a raccontare la logistica con tutte le sue realtà. «Abbiamo rimesso la logistica e il trasporto - ha confermato - al centro del sistema Paese». Fondamentale in questo senso il ruolo dei porti, così come evidenziato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il quale ha spiegato che «ci sono centinaia di milioni di euro di progetti già finanziati fermi per burocrazia o assenza di autorizzazioni; tra pochi giorni - ha aggiunto - presenteremo il nuovo codice dei contratti pubblici per velocizzare e sburocratizzare. Bisogna aiutare il privato a fare il privato. Il pubblico deve dare certezza delle regole. Abbiamo fatto un codice degli appalti che si fida dei privati». «Il settore pubblico italiano parla molto di porti, ma poco l’Italia si occupa di porti - ha aggiunto il viceministro Edoardo Rixi -il sistema delle autorità portuali ha funzionato, ma ora si trova a confrontarsi con colossi globali, e ha la necessità di poter competere. Purtroppo la macchina pubblica spesso è più lenta del mercato. Bisogna evitare l’anarchia dei porti, ci vuole una visione nazionale del sistema».
A Verona anche il presidente dell’Adsp del Mar Tirreno centro settentrionale Pino Musolino, presente anche in qualità di presidente di MedPorts, l’associazione che raggruppa oltre 25 tra porti ed altri stakeholder istituzionali dello shipping, provenienti da quasi tutti i Paesi del Mediterraneo, compresa la sponda Africana e Mediorientale.
Intervistato da Andrea Giambruno, nell’ambito del focus sulla portualità - condotto dal vicedirettore Alis Antonio Errigo - con particolare riferimento alle tematiche della logistica europea e dell’approvvigionamento, Musolino si è soffermato sull’importanza delle Autostrade del mare.
«In Italia dovrebbe essere spontaneo utilizzare questa modalità per il trasporto, siamo una piattaforma naturale in un Mediterraneo che sta riacquistando la sua centralità - ha spiegato -ora bisogna lavorare anche per creare relazioni positive con l’Africa, facendo sì che questa possa crescere economicamente insieme alla stessa Europa. E l’Italia avrebbe la possibilità di crearsi importantissime opportunità. Abbiamo i più grandi armatori del mondo nello Short sea shipping: le opportunità per il paese sono infinite, bisogna solo saperle cogliere, togliendo qualche ostacolo dalla strada».
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