CIVITAVECCHIA – Approda la prossima settimana al tavolo di partenariato e quella successiva al comitato di gestione il contestato provvedimento legato alla sovrattassa. L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale ha dovuto infatti annunciare un significativo aumento della sovrattassa per ogni tonnellata di merce imbarcata e sbarcata nel porto di Civitavecchia, destinato a reperire le risorse per la copertura delle rate di ammortamento previste dal contratto di prestito con la Bei necessario per finanziare il completamento del prolungamento dell’antemurale, banchina 13 II lotto. Il progetto, che ha visto i costi salire a 106 milioni di euro, sarà infatti finanziato in parte con un prestito della Banca Europea degli Investimenti (BEI) di 45 milioni di euro, non essendo stato interamente coperto dai fondi del Pnrr.

«Abbiamo cercato in tutti i modi di post-porla o di evitarla del tutto - ha spiegato il presidente dell’Adsp Pino Musolino - così come abbiamo cercato in tutti i modi, insieme agli uffici, di reperire altrove i finanziamenti necessari». Quei 45 milioni di euro per i quali lo stesso Musolino si era rivolto anche al Ministero delle Infrastrutture e trasporti per valutare la possibilità di vedere attribuiti all’Adsp questi fondi, attraverso una riassegnazione delle risorse o una ridistribuzione di fondi Pnrr inizialmente destinati ad opere che non sarebbero state più realizzate. Il progetto iniziale, infatti, non era stato finanziato al 100% dal Pnrr, ma solo al 60% circa. «Nel frattempo i costi sono lievitati - ha aggiunto Musolino - e per non perdere anche quella parte di finanziamento del Pnrr già accordata, dobbiamo andare avanti, per realizzare un’opera fondamentale per lo scalo». Inizialmente, l'Adsp aveva prospettato un aumento di 0,724 euro a tonnellata della sovrattassa, ma complici le proteste degli operatori, l'entrata in vigore del provvedimento è stata rimandata. Oggi, soprattutto per la cessazione prevista del traffico di carbone dal 2025, l'Adsp ha avviato una nuova istruttoria e riaggiornato i termini della decisione, incrementando ulteriormente rispetto all’ipotesi iniziale. Secondo il nuovo prospetto, con un volume medio delle merci tassabili ridotto a poco più di 2,5 milioni di tonnellate, per coprire la rata del prestito di oltre 3,2 milioni di euro l’anno, l’aumento della sovrattassa previsto è pari a 1,274 euro a tonnellata.

«Non desistiamo dal cercare finanziamenti altrove - ha confermato Musolino - nessuno vorrebbe procedere con questo tipo di misure. Ma nel frattempo mi sono preso la responsabilità amministrativa di portare avanti questo procedimento, per realizzare così un’opera strategica e non perdere i milioni del Pnrr, piuttosto che chiudere tutto e abbandonare la progettazione di una infrastruttura fondamentale per lo sviluppo di questo scalo».

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