CIVITAVECCHIA – Era agosto dello scorso anno quando la sentenza del Consiglio di Stato azzerò di fatto tutta la procedura - praticamente chiusa dopo anni di riunioni, verifiche, documenti e sedute di conferenza dei servizi - per la realizzazione del Marina Yachting all’ombra del Forte Michelangelo, riportando la città direttamente al 2016.

Una decisione che rimescolò tutte le carte in tavola e che ha obbligato tutti gli enti coinvolti ad iniziare da capo le procedure.

Così a novembre scorso la Porto Storico, società che fa capo a Giulio Schenone, patron di Medov e che aveva presentato il ricorso ai giudici amministrativi, ha presentato l’istanza di concessione demaniale in merito al procedimento relativo alla progettazione e costruzione del Marina Yachting.

La documentazione è passata è al vaglio degli uffici di Molo Vespucci che hanno quindi verificato la presenza di tutti i requisiti necessari. La stessa Authority ha quindi pubblicato, il 22 maggio scorso sul proprio sito internet istituzionale, i documenti che possono essere utili alla valutazione di eventuali istanze in concorrenza per il rilascio della concessione demaniale, dopo aver già pubblicato l’avviso.

Trascorsi i tempi tecnici, la palla passera al Comune i Civitavecchia che potrà quindi riconvocare una nuova Conferenza dei servizi per esaminare le proposte che arriveranno.

Oltre a quella della Porto Storico, probabile che venga ripresentata quella di Roma Marina Yachting - joint venture tra Port Mobility S.p.A. ed i Porti di Monaco, rappresentati dalla Société Monégasque Internationale Portuaire - precedente aggiudicataria della concessione prima dell’intervento del Consiglio di Stato, tentando così di recuperare il tempo perso e dotare la città di un’opera giudicata da tutti strategica.

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