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Ancora un mercoledì in campo per il Civitavecchia Calcio. Si gioca alle 14.30, in casa, al Vittorio Tamagnini, in una sfida sempre affascinante contro il Viterbo.
La gara dovrebbe non avere le sensazioni e le attenzioni del big match per un motivo: ovvero che i nerazzurri sono quasi certi del passaggio del turno in Coppa Italia, avendo vinto all’andata per 5-2 allo stadio Rocchi, cosa che dovrebbe lasciare la squadra locale lontana da bizzarre e pericolose situazioni. Ricordando che si gioca per il ritorno del secondo turno della competizione e che un mercoledì tranquillo permetterà di accedere al tabellone dei quarti di finale, va anche specificato che in questa manifestazione vige la regola dei gol in trasferta. Quindi, al Civitavecchia, potrebbe andare bene addirittura una sconfitta per 3-0, con il 4-0 che aprirebbe le strade ad un clamoroso ribaltone.
Va anche detto che basterà solo segnare un gol per costringere il gruppo di Lillo Puccica a dover realizzare ben cinque reti per poter prevalere nell’arco dei 180 minuti.
Tutte situazioni che appaiono, ora come ora, lontane dalle realtà, con un pensiero molto più attinente a quello che potrebbe accadere, che indica un match con ritmi bassi e tanti giocatori non di primo piano in campo per acquisire minutaggi e prepararsi in vista dei prossimi impegni.
Lo potrebbe pensare soprattutto il Viterbo, che giunge dalla sconfitta nel derby contro la Rieti di Raffaele Scudieri e che sta vivendo una stagione dura, sia per i risultati che non arrivano, anche per via di un continuo cambiamento di giocatori che non giova alla causa di una piazza di grosso spessore, che, probabilmente, non basta solo il nome Viterbo o Viterbese per vincere i campionati.
Tutto questo in uno scenario di incertezza, con il nome dell’imprenditore Piero Camilli che è tornato vivo e ci sarà da capire se avrà veramente l’intenzione di prendere nuovamente quota nell’organigramma societario.
Discorso completamente diverso per il Civitavecchia, che non poteva cominciare meglio il campionato, grazie alle nove vittorie in 11 partite e nessuna sconfitta.
Al momento, forse, è ancora prematuro parlare di una squadra che possa lottare fino alla fine per una promozione in serie D attesa dalla città, ma dalle parti del Tamagnini, seppur in silenzio, un pensierino ce lo stanno facendo.
Al momento la squadra di Castagnari, che sta anche approfittando della partenza alla Verstappen degli ultimi tempi delle dirette concorrenti, non sembra un colosso in grado di reggere l’urto fino alla fine, anche considerando il fatto che nelle prossime settimane arriveranno molti scontri al vertice: Tivoli, Pomezia, W3 Maccarese, giusto per fare qualche esempio. Ma, guardando il lato positivo, il Civitavecchia sembra non aver ancora espresso tutte le sue qualità e ci sono le basi per un’ulteriore evoluzione.
Lo si è visto anche contro il Fiumicino, gara nella quale Funari e compagni hanno sofferto per molti minuti, ma hanno avuto l’arguzia e la capacità di trovare il gol del raddoppio lanciando in porta Vittorini.
«La partita di oggi può sembrare in discesa - dichiara il portiere Leonardo Calisse - ma nel calcio a riaprire delle gare ci vuole veramente poco. Va chiusa il prima possibile e va vinta, perché vincere aiuta a vincere, soprattutto in questi momenti positivi, considerando anche il tipo di incontro che avremo».
Ma, come detto, il Civitavecchia potrebbe restare in lizza per la promozione in serie D fino a maggio?
«La nostra squadra ha un grandissimo valore tecnico - riprende l’ex estremo difensore del Fonte Meravigliosa - ma soprattutto un grossissimo valore umano. Un gruppo così l’ho avuto poche volte nel corso della mia carriera. Bisognerà stare bravi a mantenere questo standard. Vedremo cosa succederà». Calisse è sceso in campo, domenica scorsa, negli ultimi minuti della gara, per sostituire il collega Andrea Romagnoli, che aveva rimediato una botta. Ma Calisse si sta mettendo in mostra al Tamagnini anche per le sue qualità non legate esclusivamente al campo. Infatti è una chioccia con i giovani ed un punto di riferimento per lo spogliatoio, così come nei rapporti tra squadra e società. Un elemento che può garantire al gruppo quella tranquillità di cui ha bisogno e che non va snobbata rispetto ad un bomber da 30 gol o ad un campioncino da ultimo grido. Il Civitavecchia è una squadra che ha attori protagonisti, bravissime spalle, portatori d’acqua ed anche elementi che sono nella casella giusta, mentre magari altre formazioni hanno grossi nomi ma poca sostanza, soprattutto quando si parla di difesa.
«Mi fa molto piacere che si sia notata questa mia disponibilità - conclude Calisse - è un vero entusiasmo vivere la giornata di allenamento con un gruppo di amici, allo stesso tempo, ovviamente, mantenendo la giusta professionalità. Continuerò a lavorare in un ambiente sereno e sano, soprattutto lavorando bene, come stiamo già facendo. Quando una squadra trova questo equilibrio e ci abbina una fase di lavoro importante, i risultati sono la conseguenza. Ma dovremo essere bravi a mantenere questo concetto».
Civitavecchia-Viterbo sarà arbitrata da Davide Capasso della sezione di Aprilia. I suoi assistenti saranno Walter Gallese di Roma 1 e Jusuelita Leite do Rosario di Aprilia.
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