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FIUMICINO - L’Upper Austria Grand Prix è iniziato con due belle medaglie di bronzo per l’Italia, salita sul podio con Francesca Milani nei 48 kg e con Fabio Basile nei 66 kg.
Francesca (atleta di Fiumicino ndr) si è sbarazzata dalla giapponese Hikari Yoshioka con il suo micidiale sankaku gatame prima di essere messa giù per wazari nel golden score dalla slovena Marusa Stangar. Nei recuperi ha quindi superato la statunitense Maria Celia Laborde (3 sanzioni) e nella finale per il bronzo ha piazzato un wazari in apertura con una combinazione o uchi-o soto sull’allibita israeliana Shira Rishony che ha portato fino al termine. Dal canto suo Fabio Basile è ritornato sul podio dell’IJF World Tour nei 66 kg, con una medaglia di bronzo alla terza gara in questa categoria e con una spalla operata lo scorso settembre. Basile si è costruito la gara con calma, rimontando al primo turno l’australiano Nathan Katz e poi superando al golden score il colombiano Juan Hernandez. Un’altra vittoria in rimonta l’ha poi ottenuta sul forte israeliano Tal Flicker, prima di cedere per immobilizzazione nei quarti di finale con lo spagnolo Alberto Gaitero Martin. Sono seguiti poi due recuperi nei quali sia Denis Vieru (Mda) che Lennart Slamberger (Ger) sono stati impossibilitati a salire sul tatami per infortunio. «Sono contenta per essere riuscita a salire sul podio –ha commentato Francesca Milani– ma anche consapevole che la medaglia poteva essere di un altro colore. Ma ogni gara è sempre un pezzettino di esperienza in più per quella che verrà! Quindi ci vediamo alla prossima!». «A distanza di oltre due anni dall’oro nel GS di Anatalya 2021 –ha detto Raffaele Toniolo– Fabio è tornato sul podio dell’IJF World Tour, ma nella categoria in cui ha vinto le Olimpiadi. A settembre Fabio ha subito un delicato intervento chirurgico alla spalla e subito dopo ha deciso di continuare a combattere ritornando a 66. Due decisioni difficili e che solo pochi avrebbero saputo prendere ma lui, e così, “all in”. Questa medaglia lo ripaga dei sacrifici di questi mesi e conferma che le sue decisioni sono state quelle giuste».