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Con i campionati di pallavolo fermi per le feste di Pasqua e in prossimità della fine della stagione è possibile fare il punto della situazione per la compagine sportiva dell’Asd Pallavolo Civitavecchia.
Marina Pergolesi, presidente della storica società rossoblu, ha risposto alle nostre domande.
L’Asd Pallavolo Civitavecchia è la più grande società società sportiva del territorio. Quest’anno siete stati impegnati in varie categorie; serie B2 femminile con la Civitalad, serie C maschile con l’Etruria Volley e serie D femminile con l’Asp Civitavecchia G1. A quattro giornate dal termine dei campionati di pallavolo qual è il bilancio?
«Il bilancio, se ci fermiamo alle categorie regionali e nazionali, non è positivo. Aver deciso di affrontare tutte le categorie con squadre giovanili è stato coraggioso ma abbiamo affrontato campionati sempre nelle ultime posizioni. Troviamo consolazione e grande soddisfazione invece dai settori giovanili maschili e femminili che hanno centrato tutti gli obiettivi prefissati. Noi facciamo agonismo e quindi la ricerca della concentrazione di atleti motivati è vitale. Per altro la convivenza con il nuovo consorzio nato dalla volontà della CV Volley e della Volley Academy ha generato una diaspora di categorie che ovviamente hanno determinato una frammentazione del patrimonio umano in mille rivoli. Questa è la recriminazione più grande che il territorio sconta».
Avete puntato molto sulle collaborazioni tra società e sui giovani. Cosa ne pensa di questa vostra identità?
«Le aggregazioni sono la carta vincente del domani. Soprattutto dopo il Covid il ritorno in palestra è stato difficilissimo. Quindi niente di meglio che aggregare le risorse e fare il meglio per questi ragazzi. Soprattutto la collaborazione con il Tuscania Volley in ambito maschile è stata lungimirante e ha determinato il raggiungimento di tutti i titoli provinciali giovanili e la conferma della under 19 in eccellenza. Ad oggi abbiamo conquistato le eccellenze under 16 e 18 femminile e la 19 maschile Etruria volley. Più di alto livello la collaborazione con il Volley Ladispoli dell’amico Mauro Scimia che si è concretizzato nella B1 raggiunta al primo tentativo. Poi bisogna fare i conti con categorie e impegni che a questo punto sono diventati obiettivi faticosi. Ma ribadiamo la nostra ferrea volontà di continuare a collaborare. Soprattutto su CIvitavecchia per il femminile e con il Tuscania per il maschile. Ovviamente ben vengano tutte le opzioni che possono attrarre le società del territorio. Noi abbiamo due impianti in convenzione che sono il fiore all’occhiello della città. Il palazzetto Insolera Tamagnini e la palestra Corsini La Rosa si prestano a ogni soluzione condivisa».
La Civitalad in serie B2 è retrocessa matematicamente ma nell’ambiente si apprezza l’idea di chiedere il ripescaggio per la prossima stagione grazie alla storicità e al prestigio della compagine. Lei cosa può dire al momento?
«La Civitalad rappresenta la mia personale delusione più grande. Dopo una retrocessione non mi aspettavo di certo a seguire un’altra retrocessione. Questa squadra ha un allenatore di altissimo livello che ha cercato in tutti i modi di portare la barca in porto. Questo gruppo ha avuto tutte le opportunità per dimostrare di puntare alla salvezza. Invece, sempre per rimanere in tema marinaro, hanno remato senza convinzione e non tutte dalla stessa parte. Mettere insieme delle ragazze con livelli tecnici diversi e, tranne la Baffetti, senza esperienza stabile di B2 è stata una scommessa. L’abbiamo persa ma soprattutto l’hanno persa le ragazze. La società avrà sicuramente opzioni di ripescaggio. Le valuteremo anche in considerazione del fatto che lo sponsor 3EPC ha confermato anche per il prossimo anno sportivo il sostegno alla nostra società. Ma non ci saranno voli pindarici».
Eventualmente c'è già un’idea sulle ragazze attuali con cui costruire?
«Noi abbiamo almeno 15 ragazze da poter recuperare tranquillamente almeno per la serie C. Sparse in tutte le società limitrofe. Appena il progetto sarà chiaro vedremo di stilare in roster adeguato, ma non ora».
Com’è la situazione degli impianti sportivi a Civitavecchia?
«Abbiamo ottenuto un finanziamento a fondo perduto da parte della regione Lazio che ci permetterà di adeguare e mettere a norma l’impianto Corsini La Rosa. Si tratta di un grande lavoro di adeguamento anche per le barriere architettoniche».
Vuole dire qualcosa anche per il Palazzetto Insolera-Tamagnini?
«Con l’aiuto del comune e soprattutto del delegato allo sport Matteo Iacomelli stiamo provando a rendere sempre migliore l’impianto. Non ci nascondiamo che per una manutenzione adeguata ci sarebbero tante cose da fare ma abbiamo già speso per i lavori previsti dalla convenzione oltre 70.000 euro. Con la preside della scuola media Flavioni e soprattutto con gli amici della Pallamano abbiamo raggiunto una collaborazione attiva e fattiva che ci permette di mandare avanti la “casa dello sport” al meglio. Spero che entro l’anno si possano definire alcuni lavori che in accordo con il comune dovrebbero dare ulteriore miglioramento soprattutto in riferimento all’illuminazione».
Domenica siete stati protagonisti di una bella iniziativa per lo sport. Che ne pensa?
«Domenica abbiamo festeggiato il marchio di qualità Oro e nell’occasione abbiamo pensato di valorizzare la storia di Asd Pallavolo Civitavecchia attraverso i capitani che si sono succeduti negli anni. Ovviamente non erano tutti presenti ma abbiamo avuto il piacere di avere i primissimi capitàni dalla nascita della nostra associazione fino ad oggi. Eravamo circa 20. Moltissimi maschietti, perché la storia parla di tanti anni solo al maschile e 5 donne temerarie che hanno presenziato al ribaltamento della tradizione negli ultimi 10 anni. È stato un bellissimo momento gradito a piccoli e grandi. Il prossimo anno festeggeremo 60 anni dalla nascita della nostra associazione e sarà l’occasione per ricercare tutti coloro i quali hanno fatto grande la Asd pallavolo Civitavecchia. Giocatori, allenatori, dirigenti e amici».
Cosa rappresenta l’impegno sociale per l’Asd Pallavolo Civitavecchia?
«La nostra associazione fa dell’impegno sociale una azione primaria a sostegno di tutte le categorie deboli e/o svantaggiate. I progetti sono tantissimi e tutti curati amorevolmente dal nostro immarcescibile Pierluigi Risi. Ultimo solo per ordine di tempo Sport Lover per gli ultra 65enni, ma sosteniamo tante altre iniziative soprattutto per i bambini. Stiamo seguendo anche progetti in collaborazione con la ASL RM4 circa il recupero di soggetti con problemi di ritorno alla normalità dopo il covid. Ogni anno facciamo il centro estivo per i più piccoli con grande giovamento di genitori che lavorano. Siamo sempre vicino a chi ha bisogno. Sosteniamo anche piccoli atleti in difficoltà con grande dedizione attraverso la nostra responsabile del mini volley Fiamma Cianfrini. Una vera famiglia».
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