Continua la pirotecnica campagna acquisti del Santa Marinella Calcio. Dopo l’arrivo del portiere Paniccia, la società rossoblu ha perfezionato nei giorni scorsi l’altro accordo con un altro portiere, Luca Ciaccia e il difensore Valerio Gentili.

L’ex numero uno del Tolfa ha 27 anni e dopo aver giocato per diversi anni con il Manciano, è approdato a Tolfa dove ha fatto una grande stagione e quando è stato chiamato dal Santa Marinella non ha esitato a dire di sì.

«Ho notato subito che qui hanno voglia di vincere, lo si vede nelle facce della gente, che c’è una gran voglia di vincere. Ho fatto questa scelta perché la ritengo un passo importante per la mia attività di giocatore. Devo essere sincero, a Manciano sono stato benissimo, così come a Tolfa, poi quando si è presentata l’occasione del Santa Marinella ho accettato subito».

Perché questa scelta di Santa Marinella?

«Ho scelto Santa Marinella perché sapevo che qui avrebbero fatto una grande squadra e lo si vede dai nomi dei giocatori che hanno preso. Loro vogliono vincere e quindi pure io voglio vincere».

A Tolfa ha avuto modo di puntare a dei successi perché in passato la società ha sfiorato per ben due volte la finale di Coppa Italia.

«È vero, mister Fracassa per due volte è andato vicino alla finale di Coppa Italia con il Tolfa e c’è stato un grande rammarico non aver raggiunto quell’obiettivo, ancora a Tolfa si parla di quelle due finali non raggiunte e dunque spero che a Santa Marinella possa finalmente arrivarci e giocarsi quel trofeo».

Da giorni si discute su quella che sarà la difesa di questa squadra con nomi come Serpieri, Gallitano, Gentili e Caforio che cercheranno di alleggerirti il lavoro.

«Sono tutti nomi altisonanti e importantissimi, con questa gente davanti a me mi sentirò sicuro. Con una difesa così forte giocheranno meglio anche i compagni degli altri reparti, spero di dare il mio contributo per ottenere grandi risultati».

Lei che tipo di portiere è, di quelli che si buttano a capofitto sui piedi dell'attaccante quando serve o preferisce stare tra i pali?

«Io mi sento un mix tra il portiere moderno e quello che quando serve non bada a finezze. Mi piace tanto giocare con i piedi e anche uscire dalla porta a catapulta. Però mi ispiro molto al portiere moderno».

L’ho vista giocare a Tolfa e ho notato che si fa rispettare dai compagni, ci ha messo tanta grinta che sicuramente viene anche dall’ambiente collinare che fa di questa caratteristica il suo punto di forza.

«È vero - conclude Ciaccia - a Tolfa sono tutti molto grintosi e devo dirti che viene automaticamente quando scendi in campo. Con loro ho fatto un bellissimo percorso anche se purtroppo non abbiamo vinto».

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