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Ventisei anni fa, esattamente il 3 giugno del 1997, ci fu uno dei gol più belli della storia del calcio. O, almeno, uno dei più famosi. La punizione di Roberto Carlos. Il difensore del Brasile era diventato famoso per due caratteristiche: la sua velocità nella corsa e la sua potenza nei tiri da fermo. Nel quadrangolare amichevole che si svolse a Lione, contro Francia, Inghilterra e Italia, durante la partita con i blues, l'arbitro concesse una punizione che non sembrava essere troppo pericolosa per il forte portiere Fabien Barthez. Infatti, il punto di battuta era a ben 35 metri di distanza. Una volta posizionato il pallone, Carlos prese una rincorsa, si osa dire, esagerata. Anche gli stessi telecronisti ridacchiarono. Carlos effettuava sempre una corsa verso il pallone in maniera specifica. Prima piccoli passi, per poi correre con grandi falcate e terminare con un calcio molto potente. La barriera era composta da ben quattro giocatori, ma quando il pallone passò accanto al calciatore esterno sinistro della Francia, si pensò istantaneamente che la palla sarebbe uscita. L'effetto che Carlos gli diede, però, fece rientrare di colpo la sfera, la quale toccò di poco il palo alla sinistra di Barthez e si conficcò in rete, tra lo stupore di tutti, brasiliani compresi. Una squadra di fisici, anni dopo, cerco di studiare scientificamente la traiettoria della palla, spiegando che la forza mostruosa impressa da Roberto Carlos su un determinato punto a sinistra del pallone, ebbe come conseguenza la creazione di quella specifica parabola. Un gol unico nella storia del calcio.
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