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CIVITAVECCHIA - Contagi ancora alti a Civitavecchia ma si intravede qualche segnale di miglioramento. Nel Lazio, come ha spiegato l’assessore alla sanità regionale Alessio D’Amato, il valore Rt è a 0.64 tornando dopo settimane a scendere sotto l’1. Ieri a Civitavecchia si sono registrati ben 148 nuovi positivi al virus e 68 guariti che portano i contagi attualmente conosciuti in città a 1284. Sempre ieri sono stati effettuati 3982 tamponi Asl Roma 4. Numeri elevati con i drive-in sotto forte stress e a gravare in maniera importante sono le scuole.
SCUOLE E QUARANTENE - Nei giorni scorsi il ministro Bianchi (Miur) ha annunciato una possibile semplificazione delle regole che, però, al momento restano parecchio complicate. Per l’infanzia si va in dad dopo un solo positivo. Alle elementari con un positivo scatta la sorveglianza con test (T0 e T5), con due positivi la classe va in dad. Medie e superiori, con un positivo in classe scatta l’autosorveglianza: lezioni in presenza con gli alunni che devono indossare le mascherine Ffp2. Con 2 positivi i non vaccinati, quelli che non hanno la terza dose, quelli che hanno completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni e quelli che sono guariti dal Covid da più di 120 giorni vanno in dad. Gli altri restano in presenza con Ffp2. Con 3 positivi, la classe passa alla dad per 10 giorni. Un ampio ventaglio di possibilità che si ripercuote sul lavoro della Asl Roma 4. Il drive-in di Santa Severa lavora a pieno regime (200 test al giorno) e l’azienda sta dirottando su quello di largo della Pace le classi in eccesso. Martedì riunione tra gli istituti del territorio e i tecnici Asl del dipartimento guidati dal responsabile scuole-covid dell’azienda Luca Casagni sulle nuove disposizioni. La situazione resta complessa.
OSPEDALE SAN PAOLO - Resta costante la pressione sul San Paolo con la direzione sanitaria del polo ospedaliero diretta da Antonio Carbone costantemente al lavoro per gestire ricoveri e trasferimenti in modo da continuare a garantire l’operatività del nosocomio cittadino. Grazie alla convenzione con le cliniche private messa in campo dalla Regione Lazio si è in grado di reggere la pressione. I 30 posti letto del reparto di medicina covid restano tutti occupati con un costante ricambio di pazienti.
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