CIVITAVECCHIA – "Emozioni e Parole. Dove l'acqua è più blu": questo il titolo dell'incantevole spettacolo di teatro canzone che è stato presentato ieri sera alla Cittadella della musica e che ha praticamente coinvolto, travolto, infiammato ed emozionato il folto pubblico presente. Protagonisti di questa incredibile e magica serata sono stati Gino Saladini e Anthony Caruana che hanno scritto questo imperdibile libro a 4 mani.

Ad aprire la serata il discorso di ringraziamento di Felice Tazzini e dell'assessora Simona Galizia soddisfatti per l'ottima riuscita del cartellone degli eventi alla Cittadella della Musica. Tra il pubblico, oltre la Galizia, c'erano l'assessora Debora Zacchei, i consiglieri Massimo Boschini e Massimiliano Grasso, la presidente della Fondazione CARICIV Gabriella Sarracco, la presidente della ProLoco Maria Cristina Ciaffi e la dirigente dell'ufficio Cultura Gabriella Brullini.

L'eclettico e poliedrico artista a cui riesce tutto, Gino Saladini, e il musicista e scrittore sopraffino, autore di libri meravigliosi che restano scolpiti nei cuori dei lettori Anthony Caruana, sono stati contornati da un gruppo di eccellenze musicali di Civitavecchia: il popolare ed eccezionale cantante e insegnante di canto Max Petronilli; il bravissimo Fabio Caponi al basso, un altro dei civitavecchiesi che tiene tiene alti i colori della nostra città con la sua musica; l'eccezionale giovane e talentuoso Alessio Bonucci alla batteria (questo musicista è il batterista di Albano Carrisi e con lui gira il mondo nelle varie tournee) e il fantastico maestro Felice Tazzini alle tastiere. Luci e fonica Massimo Peroni. Insieme hanno regalato quasi due ore di spettacolo facendo riflettere, cantare, emozionare e divertire tutti. Durante la serata sono scrosciati numerosi gli applausi.

Unanime il consenso del pubblico per questa serata di teatrocanzone che ha regalato a tutti un mare di emozioni. Perfettamente riusciti i parallelismi tra la vita del protagonista con i fatti del mondo (ad esempio: assassinio a Viareggio di Ermanno Lavorini, i mondiali del 70, la morte del cantante Jimi Hendrix, lp Battisti-Mogol "Amore non amore", il settembre nero, l'uscita dei film "il padrino" e "Ultimo Tango a Parigi", la morte di Bruce Lee, la bomba a Brescia, le dimissioni del presidente Usa Nixon, l'uccisione di Pasolini, la nascita delle prime radio libere, il successo del film "La febbre del sabato sera, il rapimento e l'uccisione di Moro e di 5 componenti della scorta; morte papa Paolo VI e di papa Luciani, il nuovo papa Giovanni Paolo II) e le canzoni di Battisti-Mogol cantate alla perfezione da Max Petronilli (con l'accompagnamento del pubblico che ha cantato con lui) e le letture meravigliose e poetiche di alcune pagine del libro.

Appropriato ed emozionante il maxi schermo alle spalle dei protagonisti dove, per tutto lo spettacolo, sono passati video di Battisti. Da rilevare che Gino Saladini, oltre a saper condurre la serata e la storia con una capacità magistrale, ha mostrato anche di saper cantare. I brani che hanno scandito la storia narrata sono passati da 'Balla Linda', '29 settembre', 'il tempo di morire', "Emozioni', 'Il mio canto libero' fino a 'E penso a te', 'Prendila così', 'Amarsi un pò', 'Perché no', 'Nessun dolore', 'La canzone del sole' a cappella. Poi il pubblico ha voluto fortemente il bis e Max Petronilli ha cantato di nuovo 'Nessun dolore'. Il libro da cui è tratto lo spettacolo conta sulla prefazione del grande paroliere Mogol e verte sul grande Lucio Battisti. Questo libro di teatro canzone, edita da Bertoni che ne ha compreso il valore letterario e ha deciso di pubblicare l’opera, è unico nel suo genere.

Un esperimento in cui i due autori cittadini pubblicati da case editrici nazionali hanno deciso di lanciarsi insieme, per la prima volta. Il teatro canzone, tanto caro a Saladini, si è trasferito su “carta” ed è diventato un libro ambientato tra gli anni ’68 e gli anni ’80 con una voce narrante che matura nel corso dell’opera con il ritmo della vita scandito dalle canzoni di Battisti. Tutto è iniziato con un bambino che muove le manopole di una radio e vive le sue esperienze attraverso le parole di Mogol: attorno a questo vengono narrati i fatti dell’epoca. Parole e musica che sono entrate nella quotidianità degli italiani, incollandosi alla vita di tutti i giorni e proprio l’aver riconosciuto questo aspetto ha colpito Mogol che ha molto apprezzato il lavoro di Saladini e Caruana.

Lo spettacolo ha quindi raccontato la storia dal 69 all'80 scandendo la vita di un ragazzo che si è intrecciata con le canzoni di Battisti/Mogol. È una storia personale che si inserisce in una macrostoria e le parole di quei brani diventa il lessico dell'amore di tante generazioni. Il libro è nelle varie librerie o su Amazon. Questo spettacolo, dopo la prima nazionale di domenica, ora girerà l'Italia.