CIVITA CASTELLANA – In occasione del centenario della nascita dello scrittore, saggista e giornalista Italo Calvino, giovedì scorso la biblioteca comunale “Enrico Minio” è stata sede dell’iniziativa “LeggerMente”, che ci si augura sia il primo di una lunga serie di appuntamenti culturali in quella sede.

L’incontro, aperto da Daniela Puzzovio, ideatrice e coordinatrice dell’evento, e dall’assessore alla Cultura del comune, Giovanna Fortuna, è stato allietato inizialmente dall’intervento musicale del maestro Armando Bolan e del professor Emidio D’Amato, con l’esecuzione di una canzone il cui testo è opera dello stesso Calvino, seguito dalla lettura da parte della professoressa Alessia Lorenzoni di bravi tratti dal romanzo “Palomar”.

Poi il cuore dell’evento: l’esposizione su Calvino del noto critico letterario e scrittore Filippo La Porta si è intreccia con le canzoni, le letture e la proiezione di jn breve video, con un ritmo fluido, dinamico ed emotivamente appassionato. La Porta, che è anche saggista e giornalista, è riuscito con estrema maestria comunicativa a incuriosire e a coinvolgere i presenti, stimolando un interessante dibattito. Grazie alla sua esposizione, il pubblico ha assistito ad un’analisi del contesto storico-culturale dell’epoca, con uno sguardo complessivo sull’opera di Calvino. Lo scrittore, infatti, fu tra i principali esponenti del Neorealismo, movimento culturale ed intellettuale di chi fecero parte, tra gli altri, anche Pierpaolo Pasolini, Elio Vittorini e Cesare Pavese. In particolare la tesi di La Porta è che i romanzi “La Giornata di uno scrutatore”, “Le Città Invisibili” e “Palomar”, costituiscano il lascito dell’autore per i tempi futuri, una sorta di eredità quasi testamentaria per le future generazioni.

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