CIVITAVECCHIA – Non era certo facile mettere in scena un capolavoro cinematografico italiano come quello del film del maestro Mario Monicelli “Parenti Serpenti”, eppure la compagnia teatrale civitavecchiese Quint&ssenza è riuscita in questa impresa.

Una piece che trasporta lo spettatore in una situazione famigliare come se ne vedono tante in Italia, durante un Natale che lascia intendere che tutto andrà come deve andare, ovvero tra risate, battute, magari anche qualche frecciatina, ma in ogni caso una festa piacevole trascorsa in famiglia. Tutto questo è il primo atto. Poi, nel secondo, tutto cambia. La storia prende una piega cinica e amara nel momento in cui i figli sono chiamati a rispondere a una richiesta degli anziani genitori. E qui, il regista Marco Restante, è bravissimo a costruire il passaggio dal buonismo di facciata alla crudità del cinismo, trasformando i parenti in serpenti. Lo fa attraverso dei giochi tra buio e luce, che trasportano in dialoghi a due o più persone e dove non mancano le rivelazioni da colpo di scena e il far emergere vecchi rancori che invece continuavano a covare da sempre nell’animo dei protagonisti.

Insomma, davvero una rappresentazione delle piccolezze della famiglia italiana media, che Monicelli spesso proponeva nei suoi film, portata ottimamente in scena dalla Compagnia Quint&ssenza. Il finale poi, è un vero colpo di scena, che lascia lo spettatore emozionato, con più di un messaggio da portare a casa e su cui riflettere; che è poi il senso del fare teatro.

In scena, oltre al regista Marco Restante: Marina Ammassari (davvero super la sua interpretazione), Alessandro Colella, Floriana Gigli, Simona Frattucci, Albertina Cottuno, Teo Scappatura, Carlo Papini, Marco Restante, Giacinto Carrino, Emilia Girolami e due giovani promesse del teatro cittadino, Alisia Poledda e Filippo Soracco.

Dopo lo spettacolo andato in scena domenica scorsa al teatro Nuovo Sala Gassman, la Compagnia teatrale Quint&ssenza torna sul palcoscenico domenica 13 aprile alle 17,30 al teatro Claudio di Tolfa, con la commedia “Serpenti in Famiglia”, come detto riadattamento teatrale del film “Parenti Serpenti” diretto da Mario Monicelli e reso celebre, tra gli altri, dalle interpretazioni di Paolo Panelli, Alessandro Haber e Marina Confalone.