CIVITAVECCHIA – Questa mattina si è tenuto un incontro tra i rappresentanti delle aziende dell’indotto della centrale di Torrevaldaliga nord, formato dalle piccole e medie imprese del territorio che occupano complessivamente circa 500 lavoratori diretti nell’impianto. Alla luce di un’analisi generale, è stata espressa da parte dei presenti la fortissima preoccupazione per le evoluzioni della situazione, che avrà un impatto economico e sociale importante sul territorio.

Gli imprenditori hanno ribadito il massimo supporto alle associazioni datoriali affinché si facciano parte attiva a tutti i livelli istituzionali e nei confronti del comitato di coordinamento del Mimit soprattutto per evitare la chiusura anticipata dell’impianto fino a che non si siano consolidati progetti alternativi di reindustrializzazione ed approfondire al più presto tutti i progetti di investimento proposti, in modo che si possano comprendere gli effetti in termini di coinvolgimento delle imprese e dei lavoratori attualmente impiegati nella manutenzione dell’impianto.

Allo stesso tempo è stata unanimemente ribadita la richiesta di approfondire tempestivamente la situazione con Enel per comprendere le prossime fasi.

Le aziende – Cam Power, CCMS, Cnd, Cosepo, ICG, Impresa Signorello, Interimpianti, Mario Guerrucci, Mcp, Minosse, Moditech, Montaggi industriali, Nes, Perrone, Sacchetti, Servizi Tirreni, Sicoi, Team e 3C –  hanno altresì costituito un organismo di coordinamento con l’obiettivo di interloquire parallelamente con le altre realtà che saranno impattate dal phase out, come ad esempio le attività commerciali e quelle di fornitura, oltre a coordinare azioni di sensibilizzazione e mobilitazione congiunte.