A livello nazionale abbiamo una sola insegna in grado di contrastare il fenomeno del turismo dentale e le grandi cliniche low cost dell’Est Europa. Parliamo di Implantomat, che con un fatturato in continua ascesa e il suo modello gestionale e strategico ,non solo si contrappone a questo fenomeno ma ne neutralizza il processo. Affermava già "anni fa", in un intervista rilasciata al sole 24 ore, Cristiano Guidi, titolare del gruppo odontoiatrico, che il turismo dentale avrebbe a lungo andare ,provocato diversi problemi agli operatori del settore. Continuava dicendo di non sapere se era un fenomeno che poteva essere fermato ,ma che di sicuro sarebbe stato possibile provare a farlo. Per tentare di contrastare tale fenomeno ,bisognava offrire un servizio migliore ad un prezzo identico .Inoltre sarebbe stato necessario allestire una grande clinica e dotarla di attrezzature di ultima generazione ed il tutto andava realizzato mantenendo invariata la voce (costi passivi) nei successivi bilanci e per poter fare questo, bisognava realizzare la struttura senza ricorrere a leasing strumentali e a leasing immobiliari. Implantomat, che da sempre aveva dominato il mercato odontoiatrico italiano ,avrebbe dovuto fare un passo in avanti e concentrarsi sui diversi meccanismi del mercato odontoiatrico dell’Est Europa e poter diventare cosi" il punto di riferimento di migliaia di pazienti alla ricerca del miglior rapporto qualità-prezzo. Tale progetto ,prevedeva un deciso taglio dei costi e vennero portate gradualmente in chiusura le cosi" dette strutture satellite ,centri minori situati a Roma, Firenze e Civitavecchia ,dove attualmente e" stato allestito un call center in supporto alla clinica lombarda. Questa scelta ha comunque provocato problemi, poiché diversi pazienti in varie città si sono visti costretti dall'azienda ad essere dirottati presso la clinica milanese per poter continuare e concludere le cure se non ancora ultimate.

Il progetto venne approvato nel 2019 e la clinica odontoiatrica alle porte di Milano, passò da 250 mq a 500 mq da tre a sei riuniti. Il piano di espansione in Lombardia ha permesso all’azienda di diventare il primo competitor delle maggiori cliniche europee low cost e di registrare un incremento di fatturato del 48%.