CIVITAVECCHIA – Nella giornata di giovedì 15 giugno la Asl Roma 4 e Unindustria Civitavecchia hanno siglato un importante Protocollo d'Intesa per promuovere l'inclusione sociale, lavorativa e formativa delle persone con disagio psichico-sociale nel territorio di competenza.

Il Lavoro Costituisce un asse fondamentale nei processi riabilitativi di recupero e reinserimento sociorelazionale per le persone svantaggiate dall'impatto con un disturbo psichico importante.

In tal senso il tirocinio terapeutico è uno strumento centrale.

La Asl Roma 4 ha sempre sostenuto, congiuntamente ai servizi sociali dei diversi comuni di area aziendale, i progetti di inclusione lavorativa, ma, sottolinea la dottoressa Cristina Matranga,

«I tempi – spiega – sono maturi per privilegiare una linea teorico-operativa fondata sulla promozione di collaborazioni significative con le realtà imprenditoriali del territorio più sensibili al tema del recupero sociale. Appare sempre più evidente come occorra creare una rete di collegamento, il più estesa possibile, tra aziende e servizi; occorre, soprattutto, elaborare una visione comune e di ampio respiro sui processi socioeconomici che possano favorire solidarietà, valorizzazione dei singoli individui, miglioramento del clima culturale delle nostre comunità, persino riduzione dei danni al sistema produttivo. Il percorso virtuoso deve poter trasformare l'esperienza del tirocinio in una reale opportunità di avvicinarsi al mondo del lavoro ordinario e competitivo».

Il protocollo prevede, infatti, che l'Azienda Sanitaria, tramite il Dipartimento di Salute Mentale, svolga il ruolo di soggetto promotore, garantendo l'accompagnamento e il monitoraggio dell'esperienza di tirocinio, mentre Unindustria Civitavecchia si impegna a facilitare i contatti tra le aziende potenzialmente ospitanti e la Asl Roma 4, promuovendo le iniziative di inclusione lavorativa attraverso tirocini professionali, indicati e proposti dal Dipartimento di Salute Mentale.

«Tra le mission di Unindustria Civitavecchia c’è quella di promuovere l'inclusione e la sostenibilità sociale delle attività produttive sul territorio attraverso progetti che, come il protocollo in questione, assicurino la protezione e il riscatto sociale delle persone fragili a rischio di isolamento e deprivazione ambientale», ha dichiarato il presidente di Unindustria Cristiano Dionisi. «Per questo oggi aderiamo con convinzione, certi che la firma del Protocollo rappresenti un’occasione reciproca di crescita per i lavoratori e per le imprese».

L'Azienda Sanitaria Locale Roma 4 e Unindustria Civitavecchia riaffermano così il loro impegno comune a favore dell'inclusione sociale e lavorativa delle persone con disagio psicosociale, attraverso un patto che rappresenta un esempio deciso e innovativo di "coalizione di comunità" in favore di persone svantaggiate ma, di fatto, a beneficio di tutti.

Nicola Casarella, direttore unità operativa della riabilitazione psichiatrica ha parlato di un «momento importante e l’inizio di una fattiva collaborazione» perché gli operatori sanitari possono intervenire fino ad un certo punto con una serie di aspetti (terapia e clinica) ma poi per un recupero e un reinserimento totale del paziente bisogna compiere «un ultimo miglio» e lo strumento dei tirocini è fondamentale, ora il prossimo passo sarà riuscire a garantire un’opportunità lavorativa duratura.

Paola Paravani, assistente sociale del Csm di Civitavecchia ha ricordato il lavoro fatto in questi anni per la ricerca di luoghi per offrire tirocini, vere occasioni di reinserimento sociale per i pazienti.

La direttrice del Dsm Carola Celozzi ha detto: «Passare da una rete occasionale ad un percorso che ci consenta finalmente di avere già un riferimento, una visione comune sui processi da attivare e una serie di collegamenti concreti e lavorativi è importante. Finalmente è un obiettivo che comincia a trovare una risposta compiuta e articolata. Si va ad offrire una prospettiva più complessa e di ampio respiro per raggiungere risultati a lungo termine e per un maggior numero di persone, un traguardo che sembrava irraggiungibile che ora diventa possibile grazie a questo protocollo. Il Dipartimento di salute mentale e l’azienda sono fortemente agganciati sul sociale in collaborazione con il mondo imprenditoriale che ora ci apre le porte in una maniera più articolata e complessa». Una firma importante perché avere alle spalle Unindustria dà una maggiore tranquillità all’imprenditore che saprà cosa fare e come farlo, il tutto con un pool di professionisti, sanitari e non, alle spalle.

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