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TARQUINIA - Servono risposte chiare e concrete su cosa si intende fare dell’ospedale di Tarquinia.
A sottolinearlo è l’ex sindaco Mauro Mazzola che interviene all’indomani della notizia Asl circa l’attivazione delle sedute operatorie Maxillo facciale e Otorinolaringoiatria. Il sospettod ell’ex primo cittadino è che si stiano trasferendo attrezzature di Tarquinia a Belcolle, senza apposita autorizzazione, e che l’azienda sanitaria non dica la verità sulle reali intenzioni.
«Leggo con grande stupore il comunicato della direzione Asl di Viterbo in cui comunica che sono state attivate le sedute operatorie per maxillo-facciale e otorinolaringoiatria due volte la settimana. - esordisce Mazzola - Inoltre informa che continuerà a funzionare l’ambulatorio di Ortopedia due volte la settimana senza sedute operatorie a Tarquinia. Quindi di fatto le sedute operatorie di Ortopedia sono state spostate a Belcolle? L’ospedale di Tarquinia, fiore all’occhiello di questa Asl, per capacità dei professionisti e di tutto il personale, verrà declassato ad ambulatorio? Siamo sicuri che il trasferimento delle attività di Maxillo-facciale e Otorinolaringoiatria non sia legato a problemi di sala operatorie di Belcolle? Oppure per fare spazio a sedute operatorie di Ortopedia? Esiste un progetto per l’ospedale di Tarquinia che ci faccia capire che fine faccia? Ospedale o poliambulatorio?». «Lo dico - prosegue Mazzola - perché, un progetto riguardante il futuro del nostro ospedale fu fatto durante la mia amministrazione in accordo con i direttori generali che si sono susseguiti. Questa intesa è sempre riportata di fatto in tutti gli Atti aziendali della Asl, discussi e approvati nella conferenza dei sindaci. Il nostro comune, coinvolgendo altri comuni limitrofi, ha acquistando centinaia di migliaia di euro di attrezzature e effettuato lavori all’interno dell’ospedale per renderlo ancora più efficiente». «Un progetto che doveva essere funzionale - ricorda Mazzola - e con l’accordo che il nostro ospedale non doveva essere declassato. Voglio ricordare gli interventi e gli acquisti effettuati - prosegue l’ex sindaco - Gli interventi di acquisto di attrezzature e strumentazione interessarono tutti i reparti, chiudendo un ciclo partendo dal pronto soccorso, passando per le analisi e la diagnostica per poi interessare tutti i reparti. Potrei fare un lungo elenco, ma voglio ricordare solo quelli principali: Risonanza magnetica, strumento computerizzato per le radiografie domiciliari,strumentazione per artroscopia per ortopedia, attrezzature per ortopedia,videolaringoscopio,colonna laparoscopica, vasca per il parto, sistemazione dei locali del pronto soccorso, del laboratorio di analisi e di fisioterapia, climatizzazione dei locali di chirurgia e altri reparti, respiratore per sala operatoria e tavolo operatorio acquistati dal Comune di Montalto di Castro e tantissimi altri interventi tutti documentati con delibere e vari atti amministrativi». «Allora mi chiedo - aggiuge l’ex sindaco di Tarquinia - tutto ciò andrà perso o trasferito a Belcolle come la vasca per il parto? Attenzione - rimarca Mazzola - ciò non è possibile perché negli atti deliberativi c’è un vincolo: per il trasferimento della strumentazione serve l’autorizzazione dell’amministrazione comunale. Il progetto stipulato e l’accordo che ha impegnato il Comune di Tarquinia con notevoli somme di denaro pubblico non è più valido? Perché la direzione della Asl non presenta un progetto di lunga durata in modo di far capire a tutti i cittadini quale sarà il futuro del nostro ospedale? Perché pur sapendo che ottimi professionisti di questo ospedale, che lo hanno reso un centro di eccellenza e che attraeva utenza anche da altre Asl, stavano andando in pensione non si è provveduto in tempo utile a sostituirli? Oggi la scusa della carenza di medici non regge se si è cercato di porre rimedio in ritardo. A queste domande i cittadini di Tarquinia e del comprensorio hanno diritto a delle risposte chiare e concrete».
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