CIVITAVECCHIA – Una cerimonia semplice, ma toccante, quella che si è svolta questa mattina al Liceo Scientifico Galileo Galilei di Civitavecchia. Un momento di condivisione e memoria per onorare la figura della professoressa Nicoletta Foschi, scomparsa prematuramente sette mesi fa, alla quale è stato intitolato il Laboratorio di Fisica dell’istituto di via dell’Immacolata.

Il riconoscimento nasce dalla volontà del Collegio Docenti, che ha voluto così rendere omaggio a “una collega che per tanto tempo ha lavorato con grande competenza in questo istituto e che ha avuto un ruolo importante nella formazione di moltissimi alunni, che ne hanno apprezzato le doti professionali e umane”.

Ad aprire la cerimonia, le delicate note del quintetto di fiati diretto dalla professoressa Maria Teresa Saraconi, con le esecuzioni di “Over the rainbow” e “La vita è bella”, a fare da cornice emotiva al ricordo.

Il vice preside, professor Moretti, ha preso la parola visibilmente emozionato: «Solo sette mesi fa ci ha lasciato. Vederci oggi così numerosi – tanti ex colleghi, l’ex dirigente Maria Zeno, tanti ex studenti – è il segno tangibile del suo legame profondo con la scuola e con chi l’ha vissuta insieme a lei». «È irreale parlare di Nicoletta al passato – ha quindi sottolineato l’ex dirigente Maria Zeno – eppure, guardandovi, è chiaro che molto di lei è ancora qui. Era arrivata nel gennaio del 1991 come supplente della professoressa Maniglia, poi il suo impegno instancabile nel teatro e nel musical. Fino all’ultimo ha pensato che sarebbe tornata a scuola. Cos’altro potevamo fare, se non dedicarle una parte di questa scuola?».

A seguire, le parole più intime e commoventi: la lettera del marito Enrico, che con voce rotta ha ricordato il sorriso sincero e splendente di Nicoletta, il suo amore, il suo carattere, la bontà d’animo e la strada percorsa insieme. E l’intervento di una delle figlie, pieno d’amore e gratitudine, e di un sentimento che mai si spegnerà. Anche la collega e amica Carmen Perrone ha voluto lasciare un pensiero affettuoso, testimoniando una vicinanza fatta di quotidianità, affetto e stima. Sul finale, un momento toccante: sul sottofondo delle note al pianoforte di Riccardo Ciurlanti scorrevano le immagini di Nicoletta, la sua passione per il pattinaggio, il suo sorriso, la sua presenza viva nei ricordi.

Infine, la scopertura della targa, posta sulla porta del laboratorio di fisica; anche in questo caso a fare da cornice la musica all’eufonio di Gianmarco Lusi. Da oggi, quello spazio non sarà soltanto un luogo di studio e sperimentazione: sarà anche il luogo dove la memoria della professoressa Foschi continuerà ad ispirare, con quei valori che l’hanno sempre accompagnata.