PHOTO
TARQUINIA - Campane a festa, cuori trepidanti e migliaia di persone assiepate in ogni angolo già dalle prime ore del pomeriggio, in attesa del passaggio trionfale del Cristo risorto. È questa la Pasqua a Tarquinia dove tempi e abitudini di questa giornata di festa sono scanditi dal passaggio della emozionante Processione del Cristo risorto, una tradizione secolare che vede, la domenica di Pasqua, riversarsi nelle strade di Tarquinia un brulichio di fedeli, richiamati anche dai centri più lontani, che inondano numerosissimi le vie del centro storico cittadino. Un evento al contempo religioso e storico, particolarmente suggestivo, partecipato e coinvolgente, molto atteso dai tarquiniesi, ma non solo. Una processione storica che affonda le sue origini nei secoli addietro quando già una versione settecentesca della statua lignea rappresentante il Cristo Risorto fu commissionata, secondo la tradizione, dalla corporazione dei Falegnami per essere portata in processione. Oggi si conserva una versione più moderna della statua, abitualmente custodita nella chiesa di San Giuseppe di Tarquinia, ed è quella che viene portata ogni anno in processione in occasione della Santa Pasqua per celebrare la resurrezione del Cristo.
È proprio il colore azzurro della veste dei portatori della statua che rimanda a quello tradizionalmente indossato dall’antica corporazione dei Falegnami in occasione delle celebrazioni solenni. Il ruolo di portatore è tramandato di padre in figlio ed il ritmo dell’avanzare del corteo pasquale è talmente sostenuto che la processione tarquiniese si è guadagnata l’appellativo di processione del “Cristo che corre”. Il celebre poeta Vincenzo Cardarelli nel “Sole a picco” lo descrisse come il “Cristo che molleggia, portato a spalla sopra un mare di teste come nave in mezzo alla burrasca, si volta, e col braccio alzato posa un momento a benedire il popolo genuflesso».
L’avvio della processione pasquale è previsto per le ore 18. Ad aprire il corteo, come da tradizione, saranno gli Sparatori, che con i loro colpi a salve ritmeranno il passo processionale; seguiranno i portatori dei Lampioni e dello Stendardo che precederanno i portatori dei “tronchi”, le grandi croci lignee adornate con ghirlande di fiori, che anticipano ed incorniciano l’avanzare della statua del Cristo Risorto. La Banda “Giacomo Setaccioli” accompagnerà musicalmente tutto il precorso processionale con le note della “Marcia del Cristo Risorto”, un ritmo incalzante e festoso, da contribuire alla piena esaltazione della statua del Cristo, di una bellezza indiscutibile.
Il corteo come ogni anno, parte proprio dalla chiesa di S. Giuseppe, nel cuore del centro storico di Tarquinia. L’itinerario prevede, secondo tradizione, un passaggio davanti all’ospedale per offrire la benedizione ai malati, quindi il rientro all’interno delle mura cittadine, attraverso Corso Vittorio Emanuele, e la sosta davanti al Palazzo comunale, per consentire anche ai portatori una pausa.
Il corteo processionale vedrà il suo culmine, come sempre, nel momento solenne dell’affaccio della statua cristologica verso il mare, istante carico di tensione religiosa, per offrire la benedizione alle campagne.
La conclusione della benedizione come sempre viene sottolineata dal rintocco a festa delle campane del palazzo comunale e delle chiese tarquiniesi. Il percorso trionfale della statua del Cristo Risorto si chiuderà con il rientro nella chiesa di San Giuseppe, dove la statua ritroverà la sua collocazione per rimanervi custodita fino alla Pasqua successiva.
Prenderanno parte alla solenne processione il Vescovo della Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia Monsignor Gianrico Ruzza, il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli, la neo eletta presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio Valentina Paterna, le autorità militari, il presidente dell’Università Agraria di Tarquinia Alberto Tosoni ed il sindaco Alessandro Giulivi accompagnato da tutta l’amministrazione comunale.
Anche quest'anno la Ermes wifi supporterà la trasmissione in streaming della processione di Pasqua, basta collegarsi al sito www.ermeswifi.it
©RIPRODUZIONE RISERVATA