CIVITAVECCHIA – Cresce l’allarme per il gioco d’azzardo sul territorio e l’amministrazione mette in campo lo Sportello informativo per la prevenzione. Un progetto da circa 50mila euro che sta per andare in porto, figlio di un bisogno riscontrato su tutto il territorio, specialmente negli ultimi anni. Come ha spiegato l’assessore ai Servizi sociali Deborah Zacchei, infatti, «abbiamo riscontrato un aumento di persone vittime del gioco d’azzardo patologico, specialmente tra gli anziani e questo ci ha spinto ad accelerare per chiudere questo bando e affidare al più presto il servizio in modo che lo sportello possa partire in tempi brevi e rispondere a questa ulteriore necessità sociale, se così possiamo definirla. Il servizio sarà affidato all’associazione Il Ponte e al suo interno ci saranno figure professionali specializzate in grado di dare una risposta a chi si rivolge allo Sportello». Il Ponte si era già occupata di uno sportello simile e l’associazione era arrivata anche a fare incontri nelle scuole del distretto socio sanitario Rm 4.1 per sensibilizzare su un tema che colpisce anche i giovanissimi. Proprio durante uno degli incontri organizzati dal Ponte esperti del Serd aziendale avevano tracciato un bilancio allarmante spiegando come durante il Covid, ad esempio, giovanissimi si fossero avvicinati al gioco d’azzardo online. Ora, a quanto pare, i numeri sono di nuovo in aumento sul territorio di Civitavecchia e dintorni e riguardano una fascia di popolazione più anziana. Ci sarà - si legge nel bando - uno spazio d’ascolto, previsto da remoto, con la pubblicizzazione e diffusione di un numero telefonico dedicato e la presenza di un operatore qualificato per l’ascolto, l’informazione e l’orientamento per una prima accoglienza dei cittadini coinvolti (familiari) o dipendenti dal gioco d’azzardo. Prevista una campagna di diffusione per l’informazione e la prevenzione del fenomeno, finalizzata a promuovere una riflessione culturale per arginare l’estendersi del fenomeno, connotato da una bassa sensibilità sociale.

«Si ritiene - si legge nel bando - che la possibilità di “parlarne” possa facilitare l’emersione del disagio, in gran parte sommerso, infatti, il comportamento di gioco d’azzardo patologico non è ad oggi sufficientemente indagato e affrontato, nonostante provochi conseguenze preoccupanti e distruttive nell’ambito delle relazioni familiari, sociali e lavorative nonché sul versante sanitario ed economico». Infine si metterà in campo un lavoro di rete finalizzato alla promozione ed allo sviluppo di rapporti di collaborazione tra soggetti istituzionali e non del territorio distrettuale, e dalla costruzione di sinergie e connessioni tra le varie risorse formali e informali accessibili per la realizzazione di interventi di prevenzione e di contrasto alla dipendenza del gioco d’azzardo. L’affidamento del servizio ha una durata di 24 mesi.

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