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Alessandro Fucilla
«Viterbo e la Tuscia hanno la possibilità concreta di ritagliarsi una posizione di primo piano nel segmento del turismo e della cultura, uscendo dalla posizione marginale che le vede ancora schiacciate tra Roma, la Toscana e la verde Umbria, ma per farlo è necessario avere le idee chiare sulle condizioni dalle quali partiamo e dai traguardi che vogliamo raggiungere». Intervenendo alla tre giorni del festival dedicato all’economia della cultura, promosso da Lazio Innova con il patrocinio del Ministero della Cultura, del Comune di Viterbo e dell’Università della Tuscia che si è concluso domenica, la sindaca Chiara Frontini ha parlato del progetto che l’amministrazione comunale sta portando avanti per far compiere un fondamentale passo in avanti alla città e al territorio sul versante del turismo di qualità e del posizionamento tra le località d’arte e cultura italiane.
«Abbiamo iniziato a lavorare su questo fronte avendo come punto di partenza il recupero e la rifunzionalizzazione del patrimonio comunale-ha spiegato Frontini-in questa fase storica esiste la possibilità di accedere ad una serie di contributi e finanziamenti. Il Comune di Viterbo ha intercettato molte risorse che stiamo utilizzando per recuperare vari spazi pubblici nella prospettiva di farne delle leve dell’economia turistica e culturale, in una logica di collaborazione con gli operatori economici e con gli altri enti pubblici territoriali. Dobbiamo creare le premesse di una nuova fase di sviluppo, intervenendo sui nostri asset e sulle infrastrutture che sono la base delle iniziative successive. Gli interventi sulla chiesa sconsacrata degli Almadiani, sulla ex Casa di Alfio e sul cinema teatro Genio consentiranno a Viterbo di poter presto disporre di strutture all’avanguardia come un hub per il turismo che funzionerà come vero e proprio check point per consentire ai visitatori di prenotare nelle strutture ricettive alberghiere ed ex alberghiere, evitando di entrare in centro con la macchina, ma anche di avere a disposizione un punto di accoglienza ed un moderno centro congressi con centinaia di posti. Una volta terminata questa fase, verrà avviato un piano di marketing il cui obiettivo sarà quello di valorizzare le varie identità di Viterbo e della Tuscia, creando una narrazione capace di tenere insieme i tanti elementi di forza su cui possiamo disporre; dall’essere stata la città del primo conclave, al turismo termale, mettendo in primo piano anche lo straordinario valore degli altri centri della provincia. Possiamo fare ciò che ha fatto Mantova trent’anni fa. In quest'ottica - conclude la sindaca - la candidatura a città della Cultura europea 2033 che sarà presentata entro il 2027, valorizzerà tutto questo lavoro che abbiamo iniziato a svolgere e che intendiamo proseguire insieme ai protagonisti del nostro tessuto imprenditoriale».