CIVITAVECCHIA – «Ieri abbiamo accolto con grande attenzione e comprensione la marcia dei genitori giunti in Comune per esprimere il loro malcontento rispetto agli aumenti delle tariffe della mensa scolastica. Siamo consapevoli delle difficoltà economiche che molte famiglie stanno affrontando e riteniamo che il diritto dei bambini a vivere pienamente il momento del pranzo scolastico sia un valore irrinunciabile. È un momento fondamentale per la socialità e per il benessere dei nostri studenti».

Lo dichiara l’assessore all’istruzione e vicesindaco Stefania Tinti all’indomani della protesta di circa 100 genitori dei piccoli alunni del “servizio mensa” in strada per manifestare contro i salassi toccati alle famiglie.

«L’attuale amministrazione – prosegue il consigliere comunale Valentina Di Gennaro – si trova a dover gestire una situazione ereditata dalle decisioni della precedente amministrazione, che ha ridotto le fasce ISEE da 8 a 5, causando aumenti considerevoli per alcune famiglie, nonostante quelle più fragili continuino a ricevere sostegno. Nonostante i margini d’azione siano limitati, abbiamo cercato fin da subito una soluzione per garantire che nessun bambino resti escluso. Grazie al dialogo con gli istituti scolastici, a partire da lunedì sarà possibile per gli studenti portare il pasto da casa e consumarlo insieme ai compagni. Anche se questa misura non rappresenta la soluzione definitiva, è un passo concreto per assicurare una maggiore inclusività».

Tinti ribadisce invece: «L’impegno che abbiamo preso ieri è di lavorare a fianco delle famiglie e degli istituti per trovare insieme una soluzione sostenibile, che consenta a tutti i bambini di vivere il momento del pranzo scolastico insieme. Questo obiettivo verrà affrontato con serietà e determinazione, anche in vista del prossimo bilancio. Siamo convinti che la strada del dialogo e della cooperazione sia la più efficace per arrivare a una soluzione condivisa».

Di Gennaro conclude: «Infine, desideriamo ribadire che nessuna famiglia dovrebbe sentirsi giudicata per la propria posizione rispetto agli scioperi della mensa, sé queste azioni dovessero però avere l’effetto da parte della ditta che gestisce il servizio della mensa, di richiedere un’ulteriore interlocuzione, l’amministrazione sarà pronta al dialogo».

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