Viterbo è ufficialmente il nuovo membro dell’assemblea generale delle città storiche termali europee (Ehtta, European route of historical thermal towns). L’annuncio è stato fatto dalla sindaca di Viterbo Chiara Frontini che, il 19 e 20 settembre, era presente a Spa in Belgio col consigliere delegato ai rapporti con le imprese Marco Nunzi. L’ufficializzazione viene dopo l’approvazione dell’adesione di Viterbo come full member dell’associazione che, ora, si compone di 51 città storiche termali per 18 Stati di appartenenza. L’adesione è ancora più importante se si considera che le altre città italiane membri dell’associazione sono solo Acqui Terme, Castrocaro Terme, Fiuggi, Montecatini Terme, Montegrotto Terme, Salsomaggiore Terme, Telese Terme. «La nostra città entra di diritto – dice l’assessore al termalismo Stefano Floris - sempre purtroppo con un po’ di ritardo, all’interno dell’associazione delle città storiche termali Europee. Un riconoscimento dovuto, visti i passati che la nostra città annovera in campo termale, sin dal periodo etrusco-romano». Il lavoro per l’ingresso nell’associazione delle città termali storiche europee è stato lungo e uno degli obiettivi dell’attuale amministrazione Frontini.

«La cosa è stata fortemente voluta e sostenuta dal sottoscritto e dall’assessore Silvio Franco - continua Floris – e consentirà di avere un’enorme visibilità a livello internazionale, di essere presenti a tutte le numerose iniziative che l’associazione porta avanti nell’arco dell’anno in prestigiose città europee».

La strategia messa in campo per l’accesso all’Ehtta, da parte dell’amministrazione Frontini, mira a integrare ogni aspetto del termalismo viterbese. «Sarà fondamentale – dice ancora l’assessore al termalismo Stefano Floris – partecipare a convegni sul tema del benessere e sulle potenzialità terapeutiche che le acque termali hanno a livello fisico e psicologico. Sedere al tavolo con rappresentanti e titolati del settore, provenienti da capitali europee e da città simbolo del termalismo internazionale, avrà sicuramente una ricaduta in termini di presenze turistiche e un ritorno d’immagine di elevato valore istituzionale. Spero sinceramente che questo primo passo possa avere segnato la strada per far sì che la risorsa naturale che abbiamo la fortuna di possedere sul nostro territorio, sia valorizzata e tutelata come merita e se ne capisca finalmente l’importanza».

Ecco, quindi, che situazioni paradossali locali come l’abbandono pluridecennale delle ex Terme Inps o la dispersione idrica termale, con questo riconoscimento internazionale per Viterbo, non potranno davvero essere più tollerate. «Diverse iniziative sono in serbo nel breve e lungo periodo – aggiunge Stefano Floris - per fare conoscere sia la storia che le potenzialità terapeutiche delle nostre acque. Sin dall’inizio della sua consiliatura, l’amministrazione Frontini, come da programma, sta cercando di fare crescere l’immagine turistica della città e il settore termale può essere considerato uno dei settori trainanti».

Alla domanda se ci saranno immediate possibilità di incentivi economici con l’ingresso nell’Ehtta, l’assessore risponde che «non si hanno al momento ricadute economiche, come finanziamenti specifici per il settore, come conseguenza dell’entrata nella associazione, ma questi fondi potrebbero arrivare dal governo europeo. E’ comunque un primo, grande successo per Viterbo e la nostra governance che sta permettendo tutto questo».

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