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Una seduta complicata e movimentata. È quanto trapelato in merito alla riunione della quinta commissione in cui è stato affrontato il piano di risanamento della Francigena, società partecipata al 100% dal comune di Viterbo. Uno stato dell’arte su cui, tra l’altro, era previsto che l’amministratrice unica Elisabetta Ferrari relazionasse ogni tre mesi al parlamentino di Palazzo dei Priori. E su cui, soprattutto in riferimento agli affidamenti diretti per l’apertura della terza farmacia, è stato presentato dalla Lega un esposto a Corte dei conti e Anac. La Ferrari a tale proposito avrebbe rassicurato che è tutto regolare. Anche se pare siano state apportate modifiche sul piano di riassetto, come ad esempio la decisione di tre farmacisti per un orario continuato della struttura mentre in origine ne erano previsti due più un collaboratore.
Particolare che avrebbe creato delle frizioni, con i componenti della commissione che non intendono svolgere il ruolo di meri ratificatori a posteriori delle modifiche al piano. Ritengono infatti che il consiglio così come è stato chiamato a votare il piano di risanamento debba esprimersi anche sulle modifiche. Osservazione non condivisa dalla Ferrari, la quale ha rivendicato un grado di autonomia che rientra nella norma rispetto agli aspetti strettamente gestionali.
Una divergenza di opinioni sulla quale Luisa Ciambella, capogruppo di Per il Bene comune, ha chiesto di «portare tutto in consiglio comunale perché il monitoraggio sulla situazione del piano deve essere comunque resa nota e devono essere edotti i cittadini. A differenza di altri, io il piano l’ho votato, ci ho voluto credere perché bisognava salvaguardare i servizi e soprattutto i livelli occupazionali. Però - sottolinea Ciambella - se, come dichiara l’amministratrice, di 15 obiettivi ne sono stati raggiunti 13 perché si sono verificate condizioni altre rispetto alla volontà delle decisioni del management, allora vogliamo essere tranquillizzati e continueremo a monitorare la situazione».
Il vertice di Francigena ha anche fornito una panoramica sullo stato di salute della società che vede positivo il primo semestre di quest’anno per 103mila euro contro i 31mila dello stesso periodo nel 2023. Con incassi in crescita sui parcheggi, anche se non nella misura prevista, mentre calano dell’8,23 abbonamenti e biglietti per quanto riguarda il trasporto pubblico, con un introito che scende da 128mila euro agli attuali 117mila.
Per quanto riguarda le due farmacie operative a Santa Barbara e a La Quercia: nella prima si registra un utile di mille euro contro i 45mila che perdeva nei primi sei mesi dello scorso anno mentre l’altra resta in segno negativo anche se non ai livelli del 2023: 20mila euro rispetto ai 56mila del primo semestre 2023. E sulla terza farmacia che sarà aperta al Riello, per un investimento di 304mila euro, i lavori sono conclusi e si attende la verifica della Asl per alzare le serrande. Intanto dallo scorso dicembre si paga l’affitto: 1300 euro al mese.