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«Attendiamo fiduciosi nelle prossime ore una risposta, da parte della Regione, sulla possibilità o meno di rettificare la delibera del 23 dicembre». Lo ha detto la sindaca di Viterbo, Chiara Frontini ieri al rientro da Roma, dopo che in mattinata insieme al collega di Grotte di Castro, Antonio Rizzello, al presidente della Provincia, Alessandro Romoli, e a un gruppo di docenti e genitori degli studenti del Carmine e dell’istituto di Grotte, ha manifestato in consiglio regionale contro il dimensionamento scolastico delle due scuole. La delegazione ha incontrato l’assessore regionale alla scuola Giuseppe Schiboni, il presidente del consiglio regionale Antonello Aurigemma, il presidente della commissione scuola Angelo Tripodi, i consiglieri regionali della Tuscia e alcuni capigruppo. «Rientriamo adesso da una giornata intensa, spesa per difendere, con le unghie e con i denti, l’autonomia dell’Istituto Carmine – ha commentato ieri la sindaca Frontini - Abbiamo illustrato tutte le ragioni per cui questo accorpamento è sbagliato, illogico e pure incoerente con le linee guida che la stessa Regione si era data». La sindaca spiega di aver evidenziato «come alcuni territori, nel tempo intercorso tra la presentazione della proposta e la votazione in giunta abbiano richiesto ed ottenuto delle modifiche, vedasi Rieti, che doveva essere dimensionato e non lo è stato per via dell’area del cratere, e anche Latina con l’annullamento delle modifiche organizzative richieste dalla provincia, mentre Viterbo no». Alla luce della queste considerazioni, Frontini di attenere fiduciosa «nelle prossime ore una risposta, da parte della Regione, sulla possibilità o meno di rettificare la delibera del 23 dicembre - conclude Frontini -. Una possibilità, questa, che dipende dall’effettività, ancora non chiara, di estensione dei termini prevista dal D.L. di ieri o di considerazione dei target di dimensionamenti da realizzare su base triennale invece che annuale. Appena avremo novità, aggiorneremo la dirigente, i docenti e le famiglie che ringraziamo davvero di cuore per la presenza di oggi, sentita, sincera e mai scontata. Vedremo gli esiti, ma è stata una bella giornata di partecipazione e comunità. E vale sempre la pena».
Sul tema del dimensionamento scolastico è intervenuto anche il gruppo provinciale del Partito democratico: «Siamo pronti a dare battaglia e a difendere il lavoro fin qui svolto. Il gruppo consigliare del Partito democratico e la maggioranza della Provincia annunciano la volontà di impugnare, attraverso i propri legali, la delibera regionale».
E poi l’attacco a Fratelli d’Italia: «Purtroppo, l’atteggiamento di Fratelli d’Italia dimostra ancora una volta la mancanza di comprensione di un principio fondamentale: una volta eletti, si rappresenta l’intera comunità, non solo i propri elettori. Una volta eletti, è doveroso riconoscere il lavoro svolto da chi ti ha preceduto, soprattutto quando si arriva a vantarsi di risultati legati a progetti che in passato si erano addirittura osteggiati, come dimostrano i sopralluoghi sui cantieri Pnrr da parte di chi, inizialmente, si era opposto a quegli stessi interventi. Questa visione, che guida il nostro operato - proseguono i dem - dovrebbe essere il fondamento di ogni amministrazione responsabile. Sul tema del dimensionamento scolastico, in un momento cruciale per il futuro dell’educazione nel nostro territorio, il comportamento dei consiglieri di Fratelli d’Italia che hanno abbandonato l’aula durante un consiglio provinciale cruciale, non può essere interpretato come un atto di responsabilità».