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La protesta contro il dimensionamento scolastico si allarga agli studenti. Dopo l’iniziativa di mercolerdì dei sindaci Frontini e Rizzello e del presidente della Provincia, che hanno manifestato in consiglio provinciale la loro contrarietà, oggi è stata la volta degli studenti.
La Rete degli Studenti Medi del Lazio ha lanciato la raccolta firme nelle scuole per chiedere il ritiro della delibera approvata il 23 dicembre scorso dalla Giunta Rocca che taglia 23 istituzioni scolastiche nella regione.
A Viterbo, davanti al liceoRuffini, si sono raccolte le firme e si è tenuto un volantinaggio.
Altre manifestazioni si sono svolte a Latina e davanti al Plinio di Roma per dire no al dimensionamento voluto dal presidente di Regione Francesco Rocca e dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. “Questa delibera, approvata a ridosso delle vacanze natalizie in fretta e furia contro il volere di sindacati, genitori e studenti, - si legge nella nota - accorpa 23 scuole elementari, medie e superiori senza rispettare criteri geografici e le necessità dei territori, rappresentando un grave rischio per il diritto allo studio”.
«Oggi in più di 50 scuole per bloccare la Giunta Rocca dal chiudere le nostre scuole - spiega Bianca Piergentili, Coordinatrice della Rete degli Studenti Medi del Lazio - ancora una volta, stanno scegliendo di abbandonare studenti, famiglie e lavoratori della conoscenza. Per questo come sindacato studentesco non possiamo rimanere fermi a guardare chi tenta di distruggere il primo presidio democratico all’interno dei territori: la scuola. Da oggi - continua Piergentili - inizia una raccolta firme in tutte le scuole per ritirare questa delibera, abbiamo organizzato nelle prossime settimane assemblee in tutta la regione aperte per discutere e chiedere ancora una volta che la regione si fermi: perché la scuola non si taglia».