Due progetti che stentano a decollare, nonostante l’iter burocratico sia praticamente chiuso. Sulla riqualificazione della Ficoncella e della Frasca si procede a rallentatore. Progetti che avrebbero tutte le carte in regola per rilanciare Civitavecchia, andando a migliorare la fruibilità e la qualità di due delle aree più amate dai cittadini. Adesso spetta alla parte politica, infatti, dimostrare o meno la volontà di procedere spediti.

FICONCELLA A settembre di due anni fa la presentazione del progetto della “Ficoncella di domani” fortemente voluta dall’allora assessore all’Urbanistica Leonardo Roscioni. Da quel momento in poi una serie di passaggi urbanistici-amministrativi. Poi del progetto più nulla, finito di fatto nel cassetto. Nelle scorse settimane l’assessore al Patrimonio Monica Picca ha convocato una riunione apposita, facendosi illustrare la riqualificazione dall’architetto Enza Evangelista, che ne ha curato la progettazione. E a quanto pare l’idea è quella oggi di accelerare, per poter superare ogni minimo ostacolo e dare il via all’iniziativa, rimettendola sul giusto binario. Non ci sarebbe nulla di insormontabile, come confermato dalla stessa Evangelista, niente che possa giustificare ulteriori ritardi. L’area, vincolata dal punto di vista paesaggistico archeologico, necessita di fattodi una sanatoria per quanto riguarda la sistemazione delle vasche e della demolizione delle strutture realizzate nel corso degli anni senza le adeguate autorizzazioni, con il progetto che ne prevede la ricostruzione con materiali più leggeri, non in muratura. Approvata la variane turistico termale e predisposti gli atti per procedere, ci si è però fermati.

FRASCA Anche in questo caso è la politica oggi che deve intervenire. Serve infatti un ultimo passaggio in giunta per chiudere l’aspetto legato alla variante in modo da procedere. Il finanziamento dell’Adsp c’è, da tempo ormai, il progetto di ricostruzione e demolizione delle casette - nodo del contendere che frena la partenza della riqualificazione - è già stato studiato e progettato. Nessun problema tecnico o burocratico. Anche in questo caso la strada sarebbe libera.

©RIPRODUZIONE RISERVATA