PHOTO
Una vicenda complessa, quella relativa al primo contenzioso, che la mancata comunicazione tra ufficio Ragioneria e ufficio Legale ha reso ancora più complicata. Risultato: il Comune si ritrova ora a dover pagare, di nuovo, il risarcimento. 17mila 481 euro, come da sentenza esecutiva del 2024. Nel 2019 l’amministrazione era stata coinvolta come soggetto terzo per bloccare le somme oggetto di un contenzioso tra due privati. Nel 2020 una delle due parti procede contro il blocco e ottiene dal tribunale lo svincolo dei soldi. Senza però darne comunicazione all’amministrazione di Palazzo dei Priori, che si ritrova con un’ordinanza del giudice esecutore in cui viene comunicato che deve pagare 16mila euro a uno dei due privati. In seguito però dal prosieguo del procedimento giudiziario emerge che chi ha ottenuto il risarcimento è debitore nei confronti dell’altro. Quindi il Comune ora deve far fronte al pagamento di un ulteriore rimborso di 17.481 euro per poi successivamente presentare rivalsa nei confronti del privato che era stato originariamente risarcito. L’ordinanza a pagare risale a maggio 2024 però, come rimarcato dalla consigliera Pd Francesca Sanna, viene portata in discussione a quasi un anno di distanza. E proprio questa sottolineatura porta allo svelamento della mancata comunicazione tra uffici che non ha permesso al Comune di mettere in campo eventuali e tempestive contromisure. Una situazione scaturita da una “disattenzione” fortemente criticata dall’opposizione. In particolare Alvaro Ricci, capogruppo Pd, stigmatizzando che i risarcimenti vengono pagati con i soldi dei cittadini ha rimarcato di avere «difficoltà a riconoscere un debito fuori bilancio di cui hanno responsabilità gli uffici. Ma responsabilità di chi? Non è stato chiarito». Perplessità che vengono esplicitate dalla minoranza con il voto contrario. Via libera dalla maggioranza al riconoscimento del debito fuori bilancio che prossimamente sarà all’ordine del giorno del consiglio comunale. E all’attenzione del parlamentino di Palazzo dei Priori sarà poi sottoposto anche un altro contenzioso per il quale l’aula dovrà approvare il riconoscimento di debito fuori bilancio, come da sentenza del Tar dello scorso febbraio. «Riguarda la vicenda annosa di Setas, collegata al progetto relativo alla realizzazione del complesso residenziale di Colleverde» ha ricordato l’assessore Emanuele Aronne. Vicenda che per quanto riguarda la società Colleverde si è conclusa lo scorso anno con un accordo mentre il Comune è in fase di giudizio con la Setas. Per poi spiegare che alla società venne versato subito quanto richiesto «però non fu possibile saldare il debito degli interessi maturati». Debito che, il Tar nell’udienza del 25 febbraio, riconosce in 113mila euro che Palazzo dei Priori deve pagare a Setas. Un esborso che servirebbe anche a fermare il “lievitare” degli interessi. La prossima udienza è stata rinviata a ottobre.