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CIVITAVECCHIA – La giunta ha approvato la delibera che dà ufficialmente il via all'installazione di sei "eco-stazioni informatizzate e automatizzate" nei quartieri periferici della città. Un progetto da oltre 438 mila euro, di cui 300 mila finanziati dalla Regione Lazio e il resto coperto con fondi comunali. L'obiettivo dichiarato dell'amministrazione è migliorare la raccolta differenziata e ridurre l'impatto ambientale dei tradizionali cassonetti, spesso soggetti a incuria e a conferimenti impropri.
IL FUNZIONAMENTO Le nuove postazioni saranno dotate di accesso controllato tramite tessere elettroniche, videosorveglianza, pannelli solari per l'alimentazione e un sistema di rilevamento del livello di riempimento. Gli utenti potranno conferire i rifiuti attraverso bocche di carico volumetriche, che consentiranno una migliore gestione dei conferimenti, evitando il sovraccarico e favorendo un corretto smaltimento. Le eco-stazioni, inoltre, ridurranno il rischio di intrusioni da parte di animali randagi o selvatici, problema frequente nelle zone meno urbanizzate.
L'amministrazione comunale sottolinea che le eco-stazioni rappresentano una soluzione innovativa per migliorare l'efficienza del servizio di raccolta, in particolare nelle aree meno servite dal porta a porta. La gestione intelligente dei rifiuti attraverso l'accesso controllato potrebbe anche incentivare i cittadini a differenziare meglio, contribuendo all'obiettivo di incrementare la percentuale di raccolta differenziata oltre il 60,9% registrato nel 2022.
Nei mesi scorsi il progetto aveva sollevato qualche polemica, in particolare da parte del Movimento 5 Stelle, oggi in maggioranza con il centrosinistra, che aveva espresso perplessità sull'efficacia del sistema. Tuttavia, con l'approvazione della delibera ed il contributo importante da parte della Regione Lazio, il Comune ha deciso di andare avanti, puntando su un modello di raccolta che si prefigge di essere più moderno e sostenibile.
«Stiamo concludendo uno studio, insieme Csp - ha spiegato l’assessore all’Ambiente Stefano Giannini - per verificare il corretto posizionamento delle stazioni, dove possono essere maggiormente utili e funzionali in base ai flussi della raccolta differenziata, alle spese maggiori e ad altre diverse variabili sulle quali abbiamo avviato il ragionamento che contiamo di portare a conclusione entro il mese di maggio».
Ora si attende la fase operativa: il posizionamento delle eco-stazioni avverrà nei prossimi mesi e sarà accompagnato da una campagna informativa per spiegare ai cittadini il loro utilizzo.