Dinamica, consapevole, competitiva, dinamica, sicura, Capitale. Sono le 4 macroaree più quella relativa a capitale europea della cultura su cui la sindaca Chiara Frontini ha incentrato l’incontro pubblico “Viterbo città in movimento” che si è tenuto ieri in un gremito auditorium di Unindustria. «La città è davvero in movimento» ha esordito la prima cittadina riferendosi ai numerosi cantieri aperti e agli interventi di riqualificazione già eseguiti o in corso d’opera. «Questo è un appuntamento importante, il rendiconto di metà mandato che ha come obiettivo il monitoraggio di un percorso condiviso che ha caratterizzato il lavoro dell’amministrazione in questi primi due anni e mezzo». «Un incontro - ha evidenziato - che fa seguito a una serie di tavoli di lavoro a cui hanno partecipato le varie realtà del tessuto sociale, produttivo ed economico della città. Condivisione è la parola chiave di questo evento per illustrare alla città l’operato dell’amministrazione, quella stessa condivisione che è stata base di concertazione per il patto della notte, per l'osservatorio sul turismo, per il Pums, per la strategia territoriale con 17 milioni di fondi quasi tutti concentrati sul centro storico. Tanto per citarne alcune delle cose fatte».


«Con questo appuntamento vogliamo scattare una fotografia, per raccontare cosa è già stato fatto e cosa bolle in pentola, riportandola nella nostra visione della città attraverso le 5 parole chiave». Quindi ne ha spiegate alcune: «Viterbo competitiva per attrarre turismo e agevolare le imprese a investire sul territorio; Viterbo dinamica punta sui giovani con spazi aggregativi e sportivi e sulla città universitaria; e Capitale perché c'è bisogno di pensare in grande, Viterbo può spiccare il volo».
Il primo dei 5 panel, dedicato a Viterbo città consapevole, è stato introdotto da Emanuele Aronne, assessore alla Qualità degli spazi urbani, il quale ha tenuto a sottolineare proprio l’importanza di prendere consapevolezza sul metodo di lavoro applicato dall’amministrazione. «Parliamo di metodologia su un programma di progettualità a medio-lungo termine. Pianificazione, piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), verde pubblico, igiene urbana sono questioni che hanno bisogno di tempo per essere rispondenti al meglio alle esigenze della città e ai cambiamenti avvenuti negli anni». E nel panel è intervenuta Debora Goretti, vicepresidente di Tps Pro società che si sta occupando di redigere il piano urbano mobilità sostenibile. «Il Pums non è obbligatorio per il Comune ma è un importante strumento di pianificazione strategica per migliorare la qualità della vita». Soprattutto in una città come Viterbo con un alto tasso di motorizzazione - 770 auto ogni mille abitanti - e dove il 70% della mobilità è privata, percentuale che aumenta all’80% all’interno delle mura. Stando ai primi dati raccolti dall’indagine anche tramite questionari a cui hanno risposto 2000 viterbesi. Goretti ha poi anticipato che, oltre a quelli già tenuti, sono previsti ulteriori incontri con i cittadini e tavoli di lavoro su co-progettazione e strategie in materia di mobilità. E di mobilità, in questo caso pubblica, ha parlato anche Elisabetta Ferrari, amministratrice unica di Francigena, società partecipata al 100% dal Comune che gestisce il servizio di trasporto pubblico locale. 

Oltre a parcheggi e farmacie. La manager, dopo aver reso noto un buono stato di salute economico della società - «Francigena si avvia al terzo bilancio positivo consecutivo» - ha comunicato una novità, che è stata una sorpresa anche per la sindaca. «Quest’anno Francigena riverserà al Comune la somma di 350mila euro. Ciò dimostra che se ben gestita una società pubblica può diventare valore aggiunto per l'amministrazione». Hanno poi preso la parola Giorgio Saraconi, presidente Ordine architetti di Viterbo, e Giancarlo Martinengo, assessore ad Ambiente, Verde pubblico e Patrimonio, che ha focalizzato il suo intervento in particolare sulla lotta al degrado ambientale e sull’abbandono dei rifiuti e sulla fruibilità degli spazi verdi che «devono diventare punti di aggregazione». E in tale ottica ha annunciato «4 progetti di piantumazione, 2 nel quartiere Santa Barbara, uno a Santa Lucia e uno al Carmine, con la messa a dimora complessivamente di oltre 1000 alberi». 

Il vicesindaco e assessore alla capitale europea Alfonso Antoniozzi ha introdotto il panel successivo “Viterbo città dinamica”, dichiarando che «il corpo cittadino è vivo, in continuo movimento e cambia. L’amministrazione quindi deve essere dinamica per rispondere ai cambiamenti con necessità di ascolto del corpo cittadino da cui emergono istanze immediate e a medio lungo termine». Per poi rimarcare che «occorre il coraggio di ammettere che certe modalità non corrispondono più alle esigenze attuali». Ha quindi evidenziato, pensando ai giovani, l’importanza di una dinamicità che sia anche culturale. Tema ripreso da Stefano Ubertini, rettore Unitus, che ha dichiarato: «Il futuro della città sarà legato al numero di giovani che saprà accogliere. È quindi importante per il futuro prevedere di dare più servizi e maggiori possibilità di alloggi».

Sono quindi intervenuti Isabella Di Cola, direttrice artistica Atcl che cura la stagione teatrale viterbese, e Simone Bonolo, presidente provinciale Libertas. Il prosieguo dei lavori ha visto la partecipazione dell’assessore ad Economia e Risorse finanziarie Elena Angiani, insieme a Tiziana Governatori, presidente Federlazio, Domenico Merlani, presidente Camera di commercio, Giulio Curti, responsabile Spazio attivo Lazio innova, e Attilio Lupidi, segretario Cna, per il panel “Viterbo città competitiva”; l’assessore a Politiche sociali ed Educazione Rosanna Giliberto, Mauro Vinciotti, comandante polizia locale, Raimondo Raimondi, presidente Consulta del volontariato, e l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Floris nel segmento dedicato a “Viterbo città sicura” e per “ Viterbo città Capitale” il vicesindaco Antoniozzi e Maria Chiara Giovannelli, dottoranda Unitus. In apertura dei lavori il saluto istituzionale di Andrea Belli, presidente Unindustria.