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CIVITAVECCHIA – È stato inaugurato questa mattina, nella zona nord del porto, il cantiere per l’elettrificazione delle banchine, un progetto strategico che segna un passo concreto verso la transizione ecologica dello scalo. La tecnologia Cold Ironing consentirà alle navi ormeggiate di spegnere i motori principali e ricevere energia elettrica da terra, riducendo significativamente le emissioni inquinanti e il rumore.
Alla posa simbolica della prima pietra hanno partecipato il commissario straordinario dell’Adsp del Mar Tirreno centro settentrionale Pino Musolino, il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi, la vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli, il sindaco Marco Piendibene e il direttore marittimo del Lazio, Michele Castaldo.
«Questo progetto è il simbolo della rinascita del porto e della comunità portuale - ha dichiarato Musolino - solo quattro anni fa eravamo a rischio default finanziario, con appena 15mila euro in cassa e il futuro incerto. Oggi celebriamo non solo l’avvio di un’opera strategica, ma una serie di record che hanno restituito fiducia e prospettive al porto e alla città. L’obiettivo è di realizzare fino a nove postazioni di collegamento elettrico, con un investimento complessivo di 81 milioni di euro. La presenza di un player di rilievo come Fincantieri nel consorzio che eseguirà i lavori è solo l’inizio di un coinvolgimento più ampio del gruppo nelle dinamiche portuali di Civitavecchia. La deadline è fissata al 29 giugno 2026: abbiamo il dovere di rispettare le milestone e portare a termine l’opera».
L’importanza strategica dell’intervento è stata sottolineata anche dal Direttore marittimo del Lazio, Michele Castaldo: «L’elettrificazione delle banchine è una svolta epocale nella gestione ambientale del porto - ha infatti sottolineato - Civitavecchia si conferma all’avanguardia nel Mediterraneo per attenzione alla transizione ecologica, e questo cantiere è la dimostrazione concreta della giusta direzione intrapresa».
Sulla stessa linea la vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli, che ha ribadito il ruolo chiave di Civitavecchia nello sviluppo della logistica nazionale: «Il Ministero ha inserito il nostro porto al centro del piano strategico di sviluppo del Paese - ha evidenziato - il Lazio ha tutte le carte in regola per candidarsi a hub logistico di riferimento per l’Europa e Civitavecchia è una parte fondamentale di questa strategia. La logistica è un fattore abilitante imprescindibile per la crescita economica, e con progetti come questo stiamo costruendo una rete sempre più potente ed efficiente».
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Anche il viceministro Edoardo Rixi ha posto l’accento sulla necessità di una strategia chiara per la crescita dei porti italiani: «Negli anni è mancata una visione d’insieme. Rotterdam da solo movimenta più merci di tutte le nostre Authority messe insieme - ha ricordato - dobbiamo lavorare affinché città e porti siano sempre più simbiotici, con una strategia di sviluppo che non si limiti alle banchine, ma preveda anche infrastrutture di supporto a terra. Oggi celebriamo un passo importante in questa direzione, ma la sfida è rendere il sistema portuale italiano il più competitivo d’Europa».
Un concetto ripreso anche dal Sindaco di Civitavecchia Marco Piendibene, che ha evidenziato il valore del lavoro sinergico tra istituzioni: «Questa giornata dimostra che con collaborazione e visione possiamo attrarre investimenti, migliorare la qualità della vita dei cittadini e trasformare Civitavecchia in un modello di innovazione e sostenibilità. Il cantiere che inauguriamo oggi è solo un tassello di un mosaico più grande, che vogliamo continuare a costruire con determinazione».
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