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Un enigma. Non c’è altro termine per definire la situazione dei rifiuti abbandonati in via Lucchi. O meglio di un angolo della strada che sembra ormai essere stato “legittimato” come discarica, abusiva naturalmente. Una situazione paradossale di cui non si riesce a percepire l’eventuale ragionamento che c’è dietro.
Il 2 aprile, giorno in cui la problematica è stata segnalata per la prima volta dalla stampa, sulla strada erano stati abbandonati cinque grossi bustoni neri contenenti rifiuti. Un cumulo che si è andato ingrossando nei giorni successivi. Anche perché da quella prima segnalazione sono trascorsi una decina di giorni e i grossi sacchi non solo non sono stati rimossi ma sono anche aumentati di numero.
L’unica novità è stata l’apposizione del bollino rosso che viene utilizzato dalla ditta che si occupa della raccolta dell’immondizia per segnalare un errato conferimento. Il che dimostra che qualcuno della società è passato quantomeno a controllare il contenuto dei sacchi ma di tempo da allora ne è trascorso ancora e nessuna azione successiva è stata compiuta per sanare l’indecorosa e poco igienica situazione.
Il rialzo delle temperature di questi giorni poi ha fatto sì che dai sacchi fuoriuscissero dei liquami, probabilmente derivanti da scarti alimentari contenuti all’interno, innalzando il rischio igienico-sanitario già in essere visto che la possibilità che quei rifiuti siano richiamo per ratti e altri animali è forte.
Al di là delle ovvie problematiche legate al decoro e al rischio sanitario, a rendere paradossale la questione della mancata rimozione del pattume in via Lucchi è che tutti gli altri rifiuti abbandonati nel “triangolo della monnezza” - di cui via Lucchi fa parte insieme a via dei Magliatori e via Bellavista - siano stati portati via. Anche quelli che da una decina di giorni erano stati gettati all’interno delle transenne in via Bellavista. Ieri gli addetti al ritiro, nonostante le tegole continuino a precipitare dal tetto dell’edificio abbandonato da circa quattro decenni, con sprezzo del pericolo li hanno portati via. Come testimonia la foto. Così come sono stati ritirati quelli su via dei Magliatori, meta preferita soprattutto da chi ha l’abitudine di buttare per strada arredi e suppellettili varie.
Quindi la domanda sorge spontanea: perché nell’arco di pochi metri tutt’intorno si procede alla raccolta dei rifiuti irregolari mentre a via Lucchi da dieci giorni si preferisce lasciare quel cumulo di sacchi, testimonianza d’inciviltà?
Difficile trovare una motivazione valida se non quella che l’area forse è stata ormai ‘ratificata’, ufficiosamente s’intende, come discarica per il quartiere San Faustino. Sarebbe però interessante e opportuno che chi di dovere fornisse una risposta in merito allo stato d’inerzia che perdura da quasi due settimane in merito a tale problematica.